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S. Pietro V.co, Il Comune si costituisce parte civile contro aziende subappaltanti



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S. Pietro V.co, 30/10/2010

Il Comune si costituisce parte civile contro aziende subappaltanti

L’Amministrazione Comunale di San Pietro Vernotico continua nel percorso seguito volto a difendere gli interessi della collettività andando a colpire tutte le sacche di malaffare. Sicuramente gli appalti pubblici rappresentano un momento di criticità che merita la massima attenzione se si intende effettivamente portare avanti un programma di moralizzazione della cosa pubblica.

Il Comune di San Pietro v.co con delibera del 28.10.2010 ha dato mandato al legale interno Avv. Guido Massari di costituirsi parte civile nel procedimento penale che vede inquisite due aziende campane, delle quali l’una con sede in Caserta aggiudicatrice dell’appalto per l’adeguamento di impianti di pubblica illuminazione già esistenti (coinvolgente l’Unione dei Comuni di Valesio e quindi anche i Comuni di Torchiarolo e Cellino San Marco con San Pietro V.co Comune capofila) per un valore di €.482.335,08.

Ad entrambi gli imputati è stato contestato il reato di cui agli artt. 110 c.p. e 118 D.Lgs. 163/06, perché eseguivano, con contratto stipulato tra le ditte da essi rappresentate, opere in subappalto senza alcuna autorizzazione da parte del Comune di San Pietro V.co; nonché D.A., del reato di cui all’art. 4 L. 628/61 per non aver fornito la documentazione richiesta dalla Direzione Prov. del Lavoro di Brindisi a seguito di ispezione presso il cantiere di San Pietro V.co e del reato di cui all’art. 8 co. 1 L. 977/67 per aver avviato al lavoro in qualità di manovale il minore S.A. in assenza di preventivo esame medico.

In buona sostanza nonostante il Comune avesse negato due richieste di autorizzazione al subappalto formulate dalla ditta aggiudicatrice, egualmente, secondo la contestazione effettuata dal P.M., la predetta azienda ha effettuato alcuni lavori con il meccanismo del subappalto violando la Legge ed addirittura utilizzando minori come manovali. E’ importante la costituzione di parte civile vuoi perché consacra il principio secondo cui il Comune deve agire e colpisce laddove non si rispetta la legge e non si tutela il lavoro, vuoi per seguire il processo e meglio comprendere dinamiche ad oggi poco chiare .
Non si comprende come sia possibile che gli ispettori del lavoro abbiano verificato in loco quanto poi contestato, nel mentre il Comune, pur avendo due direttori dei lavori, non abbia rilevato nulla di anomalo ed abbia poi integralmente pagato le somme dovute alla azienda oggi inquisita. La vicenda assume poi connotati ancor più “particolari”se si considera che da un atto acquisito al protocollo del Comune di San Pietro V.co nell’ottobre del 2008, a firma della Direzione dei lavori, del procuratore della ditta appaltatrice e di un ex Consigliere Comunale di maggioranza della precedente Giunta Rollo, quest’ultimo risultava proprietario dell’immobile dove la ditta aveva depositato i materiali da utilizzare per realizzare gli impianti oggetto di appalto. Il verbale di constatazione era necessario per poter pagare gli importi di cui alla gara, dovendosi verificare, computare e valutare il materiale scaricato e depositato ed ancora non montato. E’ difficile immaginare che non fossero disponibili depositi differenti rispetto a quello di proprietà dell’ex Consigliere Comunale da porre a disposizione della ditta, e tutto ciò lascia pensare non poco visto che la Giunta Rollo si è retta a lungo sull’appoggio di Consiglieri che, a seconda dei periodi, prendevano posizione dichiarandosi fuori dalla maggioranza per poi di colpo essere folgorati o forse è meglio dire“illuminati” “Sulla via di Damasco”.

Naturalmente il Consigliere che ha posto l’immobile a disposizione della azienda appaltatrice dei lavori ha agito secondo il predetto schema. Il riscontro documentale è inconfutabile e, al di là dei risvolti giudiziari che involgono altre e differenti persone rispetto all’ex Consigliere Comunale della maggioranza che sosteneva Rollo, sotto il profilo tanto politico che gestionale da parte della ex maggioranza, pesa quanto un macigno in condizioni di normalità, ed acquista ancor più peso visto il rinvio a giudizio delle aziende ed i reati contestati. Di certo sarà importante anche verificare quanto potrà emergere dalle risultanze dibattimentali.

Pasquale Rizzo
Sindaco di San Pietro V.co


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