Brindisi, 30/10/2010
Raccolta differenziata, Adoc: "crescono i dubbi sul servizio"
Con la pubblicazione dei dati ufficiali, relativi al mese di Settembre, circa i quantitativi di raccolta differenziata, 12,39% nel Comune di Brindisi, trovano ulteriore riscontro dubbi e perplessità su modalità e fornitura del servizio.
Brindisi con 491.076 Kg di materiale differenziato sui 3.964.606 totali di R.S.U. stenta a decollare nonostante le pressanti richieste che continuano a pervenire da più parti persino dai cittadini additati il più delle volte come i principali autori del mancato raggiungimento degli obiettivi. La realtà invece è un’altra con una raccolta che trascura importanti tipologie di prodotti ( oli minerali, oli vegetali, vernici ed inchiostri, contenitori TFC ), quartieri sprovvisti di tale servizio e zone in cui è stato avviato dove i disguidi sono all’ordine del giorno.
Affermiamo ciò in quanto ancora una volta ci giungono segnalazioni per la mancata consegna, da mesi, dei sacchetti per la raccolta di carta e plastica.
Una denuncia che giunge dagli abitanti del quartiere La Rosa che nel contempo ci tengono a precisare come più volte tale richiesta sia stata avanzata alla Monteco senza aver mai ricevuto risposte concrete se non l’invito ad utilizzare per tale scopo le normali buste per la spesa.
Un suggerimento cui i cittadini possono farne a meno e che non accettano in quanto tra le voci di spesa messe a disposizione da parte dell’amministrazione comunale rientrano anche quelle relative alla fornitura e alla consegna delle buste in maniera puntuale e periodica. Un servizio che viene meno creando disaffezione e malumore tra i cittadini ma anche disagi per gli stessi operatori costretti a verificare il contenuto delle buste con notevole dispendio di tempo.
Nel contempo, riteniamo sia importante modificare le modalità, tutt’ora in uso, di conferimento sia della carta che della plastica. La presenza in strada di buste contenente il materiale è certamente oltre che antiestetico anche potenziale fonte di degrado e sporcizia nelle aree pubbliche. Si sprecano infatti in diverse zone della città cartelli che invitano a non depositare i sacchetti dinanzi ad esercizi commerciali o alle civili abitazioni. Alcuni marciapiedi sono impraticabili. Sarebbe auspicabile, perciò, rivedere orari e modalità di conferimento attivando le tanto decantate isole ecologiche già realizzate e costate migliaia di euro a carico della collettività. Ci chiediamo, inoltre, seppur in presenza di quantitativi minimi di materiale riciclato quali siano i benefici in termini economici che i brindisini traggono da tale servizio. Un dato che potrebbe rappresentare un ulteriore stimolo ma per cambiare registro c’è bisogno della volontà di tutti, non solo a parole, attraverso un livello di efficienza del servizio ottimale.
C.S. ADOC
|