Petrolchimico: la procura restituisce le torce a Polimeri
La procura di Brindisi ha valutato positivamente il piano di risanamento presentato dall'azienda Polimeri Europa ed ha restituito l'uso degli impianti alla società del gruppo Eni. Il provvedimento è stato disposto dal g.i.p. Paola Liaci, sulla scorta dalla valutazione positiva espressa dal consulente tecnico nominato dalla Procura.
Non si tratta di un dissequestro vero e proprio, perchè le cinque torce restano di fatto sotto sequestro preventivo (anche se mai effettivamente tolte alla disponibilità dell'azienda), ma da oggi viene scongiurato il pericolo del sequestro vero e proprio.
Adesso le torce di emergenza della Polimeri si attiveranno esclusivamente in casi di crack dell'impianto e non verranno più utilizzate come termodistruttore degli scarti di lavorazione. Tra l'altro la società si doterà di un sistema di rilevazione delle emissioni. I lavori di adeguamento previsti ed autorizzati dal Tribunale dovranno essere effettuati entro il Luglio del 2011.
A titolo di cauzione per la restituzione delle torce, la società è chiamata versare sei milioni di euro, anche mediante fideiussione bancaria. La somma sarà restituita quando sarà accertata la corretto soddisfacimento delle prescrizioni imposte dal Tribunale di Brindisi.