Valentino (DeR): "omofobia Berlusconi è schiaffo a mille brindisini"
Alcune testate giornalistiche di questi giorni riportavano a caratteri cubitali il concetto che “il PDL brindisino non teme il bunga-bunga”.
Tanto, forse troppo, si è già detto in questi giorni sulle frequentazioni e sulle abitudini sessuali del nostro premier e non vorremmo ripetere alla noia concetti già espressi da voci ben più autorevoli.
Vorremo invece ancora una volta stigmatizzare il disprezzo che con apparente ironia il presidente del consiglio ha rivolto agli omosessuali.
Dalla fine del 1800 l'omosessualità non è più considerata una malattia ma una possibile variante della normalità della persona. In biologia si contano (oltre all'uomo) circa 400 razze animali nelle quali è contemplata l’omosessualità. Statistiche dell'O.M.S. (Organizzazione mondiale della Sanità) riferiscono che la percentuale di omosessuali nel mondo oscilla tra l'1,5 ed il 4%. Volendo applicare i parametri minimi di tali dati statistici alla popolazione brindisina avremmo un numero di omosessuali nella nostra città di almeno mille unità. Per chi ha avuto la fortuna di vedere il film-cult “Amici miei” di Mario Monicelli è come se si fosse replicata in grande la scena della partenza del treno dove gli attori guidati da Ugo Tognazzi si divertivano schiaffeggiare i viaggiatori affacciati al finestrino. In fondo è quello che il “miliardario-ridens” ha fatto con le sue parole offendendo la dignità di almeno 1000 nostri concittadini
Il PDL locale e nazionale piuttosto che limitarsi a “non temerne gli effetti” dovrebbe prendere le distanze da questo modo “goliardico” di esternare del premier che ricorda molto da vicino l’eccessiva tolleranza nei confronti di Umberto Bossi quando “parla al suo popolo” di secessione o di fucili pronti ad essere utilizzati. La politica è una casa seria ed è giusto chiedere maggiore serietà ai politici.
Dott. Salvatore Valentino
PRESIDENTE ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE
“Brindisi Democratica”
Capogruppo al Comune di Brindisi dei
“Democratici e Repubblicani”
