Fasano, 10/11/2010
Reflui sansifici: ordinanza del Sindaco Di Bari
Il sindaco di Fasano Lello Di Bari ha sottoscritto un’ordinanza con la quale si obbligano i titolari o i gestori di industrie olearie e di frantoi oleari a ciclo tradizionale o a ciclo continuo, operanti su tutto il territorio comunale, di concludere tutte le attività di spandimento delle acque di vegetazione e delle sanse umide nei terreni dichiarati nelle obbligatorie comunicazioni preventive entro e non oltre il 31 maggio di ogni anno, allo scopo di evitare la diffusione in atmosfera di esalazioni maleodoranti. Entro la stessa scadenza temporale, i frantoi debbono contestualmente concludere l’interramento delle stesse acque di vegetazione e delle sanse umide. L’ordinanza del sindaco Di Bari prevede, altresì, che i controlli sul rispetto di quanto contenuto nel provvedimento debbano essere effettuati dalla Polizia municipale, dall’Arma dei carabinieri, dalla Guardia di finanza, dal Corpo forestale dello Stato, dall’Asl Br/1, dall’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale) di Puglia, a cui l’ordinanza è stata notificata.
La decisione del sindaco di emettere il provvedimento è chiara: «Sono pervenute nei mesi scorsi numerose lamentele, manifestate anche mediante esposti ed articoli di stampa, soprattutto da parte dei residenti delle frazioni/contrade di Montalbano, Speziale, Pozzo Faceto e Pezze di Greco – spiega Di Bari - inerenti il disagio dovuto alle emissioni maleodoranti rivenienti dall’uso agronomico delle acque di vegetazione e dello spandimento di sanse da parte delle aziende olearie. A seguito di ciò si è ritenuto che il nucleo ecologico della nostra Polizia municipale effettuasse un sopralluogo nelle zone indicate – specifica il sindaco – assieme ai tecnici dell’Asl e dell’Arpa dai quali è comunque emerso che lo spandimento delle sanse, durante l’ultima campagna olearia 2009-2010, veniva realmente effettuato in terreni che distavano più di 200 metri dai centri abitati, così come prevede la normativa in materia. In ogni caso – sottolinea Di Bari – l’ordinanza si è resa necessaria per fissare il paletto temporale entro cui le operazioni di spandimento e di interramento debbono essere effettuate, per evitare che le si facciano d’estate, quando col caldo e l’aria umido-stagnante creano disagi ai residenti vicini a queste aziende a causa del cattivo odore prodotto dalle operazioni in questione. Se, invece, le stesse attività vengono eseguite entro il 31 maggio, il problema non si presenta. Va da sé – precisa il sindaco – che chi contravverrà all’ordinanza e verrà colto nell’inadempienza, le forze dell’ordine provvederanno ad applicare quanto previsto in materia dall’art. 650 del Codice penale».
C.S. AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FASANO
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