Brindisi, 11/11/2010

Il Forum Energia e Territorio aderisce alla manifestazione di sabato a Bari

Il coordinamento Provinciale di Brindisi del Forum Energia e Territorio Beni Comuni aderisce alla manifestazione del 13 novembre a Bari, che partirà alle ore 16,30 da Piazza Umberto, promossa dal forum regionale.
Il nostro territorio è profondamente segnato dalla presenza di uno dei poli chimico energetico più grandi d.Europa, milioni di tonnellate di carbone bruciate ogni anno nelle due centrali elettriche, una falda acquifera gravemente compromessa, i terreni agricoli intorno la centrale di Cerano interdetti all'agricoltura da un'ordinanza sindacale, centrali a biomasse camuffate da zuccherifici, campagne ormai rivestite di pannelli fotovoltaici, un progetto di rigassificatore che da anni incombe sulla città ed il suo porto.
Un quadro reso ancora più drammatico dalle ultime indagini della magistratura che sequestra le torce del petrolchimico utilizzate non solo per motivi di sicurezza ma anche per lo smaltimento di rifiuti dei processi industriali.
Il 13 novembre saremo quindi a Bari in una grande manifestazione regionale, promossa da tutti i movimenti che nella nostra regione si battono per uno sviluppo compatibile con le ragioni dell'ambiente e della salute dei cittadini, per chiedere una moratoria su tutti i nuovi progetti nel campo energetico, del fotovoltaico ed eolico selvaggio, inceneritori e termovalorizzatori che renderanno se attuati ancora più critica la situazione del nostro territorio.
Chiederemo inoltre una riduzione del 30% del carbone bruciato a Brindisi ed una trasformazione a gas della centrale di Cerano, lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti unico strumento per raggiungere l'obiettivo Rifuti Zero.
Invitiamo tutti i Brindisini che hanno a cuore le sorti del territorio a partecipare con noi a questa manifestazione per la quale stiamo organizzando un Pullman per il trasferimento a Bari.
Per informazioni 3498253718 - 368582406

COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO PROV.LE FORUM ENERGIA E TERRITORIO BENI COMUNI