Brindisi, 13/11/2010

Trivellazioni: Cannalire (Api) presenta ordine del giorno

La questione "Northern Petroleum" è al centro di un Ordine del Giorno urgente presentato da Francesco Cannalire, Consigliere Comunale di Alleanza per l'Italia, al Presidente del Consiglio Comunale Giampietro Pennetta.
Di seguito il testo integrale del documento che verrà presentato al Consiglio Comunale del 15 Novembre.

Premesso
- che il Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Mare di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con tre differenti decreti, nello specifico il n°1347/2009, il n°1348/2009 e il n°1349/2009 esprimevano parere positivo circa i progetti presentati dalla Northern Petroleum Ltd relativi alla ricerca di idrocarburi nel Basso Adriatico, nella porzione di mare compresa tra Brindisi e Bari;
- che il Tar di Lecce con sentenza n°186/2006 accogliendo il ricorso presentato dal Comune di Ostuni sospendeva in via cautelare il Decreto Ministeriale n°1349/2009;
- che il Tar Puglia con sentenza n°2602/2010 accogliendo il ricorso presentato della Regione Puglia avverso il Decreto Ministeriale n°1349/2009 annullava de facto tale rescritto sia per la violazione del comma II dell’art. 24 del D. Lgs. 152/2006 Testo Unico dell’Ambiente (pubblicazione progetti), sia per la mancata osservanza di diverse sentenze del Consiglio di Stato, l’ultima in ordine di tempo la n°3849 del 16 giugno 2009 della V Sezione (obbligo di valutazione unitaria dell’opera) ravvisando, quindi, la necessità di una Valutazione di Impatto Ambientale unica per tale progetto, definendo il frazionamento progettuale presentato dalla società come finalizzato ad eludere la normativa in tema di Valutazione di Impatto Ambientale;
- che la società Northern Petroleum il giorno 6 Novembre u.s. con avviso pubblico ai sensi del comma II dell’art. 24 del D. Lgs. 152/2006, bandito sul quotidiano regionale “La Gazzetta del Mezzogiorno”, informava dell’avvenuto inoltro dello Studio di Impatto Ambientale e della Sintesi non Tecnica relativi alla ricerca di idrocarburi nel Basso Adriatico, nella porzione di mare compresa tra Brindisi e Bari, propedeutici alla Valutazione di Impatto Ambientale;
Considerato
- che nelle motivazioni addotte nella sentenza dal Tar Lecce si ritiene legittimo procedere in maniera cautelare indipendentemente dalla sussistenza di un pericolo imminente, ravvisando nella decisione ministeriale, per il progetto in questione, anche la non osservanza di profili di criticità ambientali;
- che un Ente Locale in quanto titolare di interesse collettivo è legittimato ad impugnare quei provvedimenti che reputa lesivi dell’ambiente (Tar Lazio sentenza n°1064/90);
- che il Tar Puglia nella sentenza in premessa reputa irragionevole riconoscere all’Ente Locale la possibilità di agire in via successiva per il risarcimento del danno ambientale e negare invece la possibilità di agire in via preventiva, aggiungendo che “…Sarebbe altrettanto irragionevole riconoscere la titolarità di un interesse collettivo ad associazioni ambientaliste…” e “…non individuarlo nell’ente istituzionalmente esponenziale della comunità di riferimento.”;
- che la tecnica usata dalla società Northern Petroleum per la prospezione geofisica, denominata “Air Gun”, risulta essere fortemente impattante per l'ambiente come ha chiaramente dichiarato il Tar Lecce nell’ordinanza di sospensione;
-il Consiglio Comunale impegna l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco affinché si possano predisporre, in breve tempo, tutte le opportune iniziative per avanzare osservazioni ai sensi del comma IV dell’art. 24 del D. Lgs. 152/2006 Testo Unico dell’Ambiente, avverso la Valutazione di Impatto Ambientale richiesta dalla Northern Petroleum per la ricerca di idrocarburi nella porzione di Mar Adriatico compresa tra Bari e Brindisi.