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Brindisi, UIL: "una zona franca per il territorio brindisino"



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Brindisi, 15/11/2010

UIL: "una zona franca per il territorio brindisino"

Da tempo ormai si parla e si discute della necessità di partecipare ed essere protagonisti del rilancio della economia del territorio con proposte ed iniziative che contribuiscano ad accelerare i processi di cambiamento della nostra realtà sociale e produttiva.
La UIL provinciale è convinta che per intraprendere la strada del rilancio del territorio è necessario che le Istituzioni a tutti i livelli (nazionale e locale), gli economisti, il settore produttivo, le parti sociali debbano INSIEME condividere questa esigenza e nel contempo attivare tutte le azioni necessarie per programmare e realizzare l'auspicata svolta.
Per poter attrarre nuovi investimenti nel nostro territorio bisogna mettere nelle condizioni tutti gli interessati non solo di trovare infrastrutture adeguate ed aree attrezzate, ma anche spazi disponibili ad ospitare iniziative commerciali ed industriali che non siano soltanto soluzioni temporanee o, peggio, di carattere speculativo fini a se stesse.
Occorre iniziare a lavorare per costituire una ZONA FRANCA sull'intero territorio brindisino per non cadere negli errori del passato quando si sono concentrate grandi attività industriali mono-produttive che non hanno permesso una crescita pianificata, complessiva ed omogenea per l'intera provincia.
Per questo bisogna dare corpo ad una ZONA FRANCA della provincia di Brindisi visto che altri, prima di noi, sono riusciti ad ottenerla. Questo è un fatto importantissimo perché tutte le attività che si realizzano in questo modo ricevono benefici di carattere fiscale e previdenziale.
Esperienze già attivate in merito hanno dato risultati positivi in tema di crescita economica ed occupazionale. È certo che dobbiamo operare in maniera condivisa in modo da valorizzare le caratteristiche naturali che il territorio possiede: porto, aeroporto, turismo, commercio, industria ed agricoltura. Se tutte queste attività crescono in maniera sinergica, allora potremo dire di aver centrato l'obiettivo.
Se invece come accaduto negli ultimi anni ognuno decide per conto proprio senza una vera proposta collettiva, allora si tornerà alla vecchia politica del poco a me e niente a te.
In una intervista rilasciata sul Sole 24 ore da parte di rappresentanti istituzionali di enti pubblici e privati locali si indicano le strade principali da percorrere: quella di una economia che ruota intorno allo scalo portuale, considerata la vera ricchezza della città e della provincia, che per la verità sino ad oggi ha visto una sporadica presenza nel porto interno di navi da crociera nell'arco dell'anno. Peccato che non c'è stata di pari passo la realizzazione di un percorso turistico itinerante nella città e nella provincia che abbia coinvolto operatori turistici, esercizi commerciali e tutto il circuito delle tradizioni e del folclore locale.
Anzi i pochi turisti che si sono affacciati nella nostra città hanno trovato negozi e musei chiusi e quasi nessuno ad accoglierli. Altro che bellezze storiche e naturali da visitare! Invece in altri posti il sistema di accoglienza ha realizzato una disponibilità adeguata al bisogno ottenendo risultati molto positivi in termini di ritorno economico Il porto non si sviluppa con il solo turismo, ma anche attraverso altre economie.
Il settore commerciale ed industriale da tempo naviga in cattive acque perché i traffici che fino a poco tempo fa si sviluppavano a Brindisi oggi si sono spostati nei porti di Taranto e Bari che si sono adeguatamente attrezzati per dare economicità e vantaggi agli operatori di questi settori eliminando costi superflui ed immotivati. Siamo certi che il Sindacato è pronto a fare la sua parte affinché si realizzi finalmente una politica di sistema, fino ad oggi non praticata, per raggiungere gli obiettivi di crescita che molti, in modo individuale e disordinato, auspicano.
Purtroppo essa non viene ancora presa nella giusta considerazione, anche se è l'unico modo di raggiungere gli obiettivi di crescita che stanno a cuore di tutti.

COMUNICATO STAMPA UIL


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