Brindisi, 16/11/2010
La Dieta Mediterranea è patrimonio dell'Umanità Unesco
La Dieta Mediterranea è Patrimonio culturale immateriale dell'umanità UNESCO.
La decisione è stata assunta oggi a Nairobi (Kenia) dal Comitato intergovernativo della Convenzione Unesco, composto dai rappresentanti di ventiquattro Paesi.
Al termine di serrati confronti e negoziati è stata accolta la proposta italiana, sostenuta anche da Spagna, Marocco, Iran, Croazia, Giordania e Cina. Particolarmente avverse le posizioni di Albania, Giappone, Corea, contrarie per principio alle candidature aventi un qualche valore commerciale. Dalla Grecia, invece, è partita una lettera contro l'iscrizione, motivata dalla considerazione che non esistere il concetto di Dieta Mediterranea, ma di dieta propria dei singoli Paesi.
L’atteso riconoscimento è stato salutato a Roma con una maxispaghettata preparata con olio extravergine, pomodoro e pasta, accompagnata da vino, frutta e verdura. Ovviamente tutti i prodotti utilizzati sono rigorosamente 100% made in Italy.
La notizia era attesa con trepidazione anche nella provincia di Brindisi che, da tempo, si è candidata come possibile “capitale della Dieta Mediterranea”.
E’ dei giorni scorsi la presentazione della neo nata Fondazione “Dieta Mediterranea Onlus”, presieduta dal presidente Massimo Ferrarese e dal professore Gaetano Crepaldi, uno tra i massimi esperti di Dieta Mediterranea. Gli
li scopi della fondazione saranno: la prevenzione delle malattie croniche associate all’alimentazione; la ricerca sui componenti principali della dieta; gli studi per il miglioramento di tali componenti; la diffusione delle conoscenze acquisite e il marketing territoriale.
Come è noto, il modello di alimentazione della Dieta Mediterranea, quale parte dell’identità storica e culturale del Mediterraneo, non è solo un modo di nutrirsi, ma è espressione di un intero sistema culturale, improntato ad una tradizione millenaria che si tramanda di generazione in generazione.
Il Senato della Repubblica, con atto formale del 17 giugno 2008, ha impegnato il Governo a preparare un piano organico di interventi ed iniziative per la salvaguardia e la valorizzazione della dieta Mediterranea.
Ed è proprio su questa scia che alcuni parlamentari europei di diverse nazionalità si sono fatti promotori presso l’UNESCO, per la candidatura della “Dieta Mediterranea” nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
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