Brindisi, 17/11/2010

Arresti Asl, Fli: "la politica dovrebbe tacere"

Tutti i cittadini sono indignati e arrabbiati è ciò è pienamente condivisibile, ma molti politici che ricoprono ruoli di governo , farebbero bene a tacere.
E' il caso dell'Assessore Regionale Amati il quale si dichiara sorpreso di quanto accaduto, ma sorpreso di cosa? forse l'assessore Amati non utilizza i servizi delle ASL altrimenti come tutti i comuni cittadini si sarebbe reso conto dei biblici tempi di attesa e ciò era sotto gli occhi di tutti (solo l'assessore Amati non lo sapeva), tutti i cittadini ne sono stati vittime.
Il silenzio implica rassegnazione e talvolta complicità. Il silenzio più imbarazzante è stato quello di coloro che dovevano controllare e tutelare la cosa pubblica. Lo scandalo era di dominio pubblico e nonostante le giuste lamentele dei cittadini gli organi di informazione non ne hanno fatto cenno.
Siamo garantisti e prima di esprimere improprie sentenze attendiamo l'esito finale dei procedimenti ma ciò attiene agli aspetti penali della vicenda; il punto politico sostanziale che a noi interessa è: è vero o falso che vi erano tempi d'attesa indecenti per una società civile? chi aveva il dovere di garantire servizi sanitari efficienti si è mai chiesto il perchè di tale fenomeno? Viene da chiedersi: La Giunta Vendola (di cui Amati fa parte) è cosciente dei reali problemi che attanagliano la Sanità Pugliese? è lecito porsi tale domanda visto lo sgomento con cui Amati ha appreso la notizia dei lunghi tempi d'attesa.
E' necessario avere consapevolezza dei nostri diritti e impare a difenderli. Non è più possibile credere che tutto ciò di anomalo che accade nella nostra città sia ineluttabile e immutabile, non lo è affatto; talvolta anche la semplice richiesta di un certificato diventa un problema . Ogni contatto con le pubbliche amministrazioni si trasforma in una avventura da cui per uscirne, anzichè rivendicare un proprio diritto, si sceglie spesso il rivolgersi all'amico di turno, alimentando così la piaga del clientelismo/baronismo.
D'altra parte non va sottaciuto il furbesco comportamento di chi attraverso artifici, senza averne diritto, usufruisce di esenzioni per non pagare i ticket o accede a prebende varie in virtù di una cultura dell' assistenzialismo (male interpretata) dura a morire.
La legalità riguarda tutti senza se e senza ma, o crediamo intimamente nel valore della legalità o da queste situazioni non ne verremo mai fuori.
Come ribadito dal Presidente Fini per noi " Destra è Legge uguale per tutti".
Non è questione di specifica appartenenza politica/partitica, è un rivendicare il diritto a vivere in una città normale.
Un grazie alle forze dell'ordine, il loro impegno deve essere sostenuto dalla nostra sincera collaborazione e senso civico. Un'altra Brindisi è possibile

Laurino Rubino - Antonio Carito - Circolo Futuro e Libertà - Brindisi