Brindisi, 18/11/2010
Presentato il verbale multimediale di Cedat
Nella gremita aula Falcone-Borsellino del Tribunale di Brindisi ieri il condirettore generale di Cedat85, Enrico Giannotti, ha presentato a stampa ed addetti ai lavori i primi risultati della sperimentazione promossa dal Ministero della Giustizia presso i tribunali di Roma, Milano Torino e Brindisi (unico del sud Italia), sotto il coordinamento della Fondazione Ugo Bordoni. Il test riguarda il sofisticato impianto di software ed hardware elaborato da Cedat85 per riprogettare e migliorare il sistema attuale di verbalizzazione e gestione della documentazione dibattimentale del processo penale, eliminare inefficienze, ridurre i costi.
Detto in parole semplici, il sistema di Cedat permette di ridurre l’intervento e la possibilità di errore umano nei verbali di udienza, perché sarà un software a trascrivere in tempo reale il parlato e ridurre inoltre il carico di pesanti faldoni cartacei negli archivi dei tribunali. Dal 1985 il gruppo Cedat si occupa di trascrizioni automatiche e indicizzazioni audio video, per clienti istituzionali di primo piano nazionale ed internazionale. Il sistema vocale è stato letteralmente addestrato con materiale del tribunale di Brindisi e personalizzato per l’adattamento al processo penale. Il riconoscimento automatico del parlato permette tramite un software specifico la verbalizzazione automatica e in tempo reale di tutto ciò che viene detto in aula penale e la successiva produzione di documenti multimediali da pubblicare sul “portalegiustizia.it”. I file audio registrati dalla macchina “rt7000d” già durante l’udienza vengono inviati al sistema che elabora, indicizza e pubblica sul portale in tempo reale. Il software produce un file acrobat consultabile nella maniera tradizionale del pdf, o con firma digitale oppure in modo multimediale. Cliccando sul testo, in pratica, sarà possibile ascoltare il brano in audio.
Attraverso un semplice motore di ricerca interno, inoltre, simile a google, sarà possibile estrarre informazioni e fare ricerche sul testo e sull’audio. “Quanto viene detto in aula rimane legato in una simbiosi indissolubile con quanto con l’audio a cui si riferisce il verbale”.
La sperimentazione ha avuto inizio lo scorso 15 settembre e terminerà il prossimo 3 dicembre e vede il Tribunale di Brindisi in prima fila nel raggiungimento di un obiettivo per il Ministero della Giustizia: far diventare l’amministrazione giudiziaria italiana un punto di riferimento a livello mondiale. La presentazione ha suscito entusiasmo ed interesse da parte di magistrati ed avvocati del foro brindisino, fra questi il presidente della prima sezione penale collegiale, giudice Gabriele Perna, il sostituto procuratore della Repubblica Raffaele Casto, il presidente della Camera Penale Avv. Giancarlo Camassa e l’avvocato Antonio Maurino in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati.
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