Brindisi, 20/11/2010

Arresti Asl, Di Donna: "il Comune si costituisca parte civile"

“I segnali di allarme erano sin troppo evidenti ormai da tempo e quindi c’erano tutti i presupposti perché l’Azienda sanitaria Locale intervenisse con decisione, mettendo fine al triste fenomeno dell’assenteismo dal posto di lavoro. Purtroppo, però, il direttore generale Rodolfo Rollo non ha voluto rispondere alle tante sollecitazioni, tra cui quella inviata dal nostro partito. Se l’avesse fatto probabilmente la situazione riguardante le liste di attesa sarebbe divenuta meno drammatica. Ed invece non è stato così”.
Lo afferma il capogruppo al Comune di Brindisi del partito “La Destra” Nicola Di Donna, interpretando la volontà di tutti gli organismi dirigenti.
“A risolvere il problema – prosegue Di Donna – ci ha pensato la Magistratura alla quale va il nostro plauso per essere riuscita a mettere le mani su una questione così scottante e soprattutto così diffusa. Noi non entriamo nel merito delle singole responsabilità in quanto tutto questo non ci compete. Resta il fatto che è sin troppo evidente la responsabilità del direttore Rollo il quale ‘non poteva non sapere’ (quantomeno constatando il rapporto tra ore lavorate e prestazioni eseguite) e per questo, anche in considerazione della delicatezza del ruolo rivestito, dovrebbe avvertire la sensibilità di rassegnare le dimissioni. In caso contrario, La Destra avvierà una petizione, attraverso una raccolta di firme da inviare al Governatore della Puglia Nichi Vendola, per chiedere la sua sostituzione”.
Contestualmente, La Destra annuncia di volersi costituire parte civile nell’eventuale procedimento penale a carico dei dipendenti dell’Asl di Brindisi per i quali sarà stabilito un reale coinvolgimento nell’inchiesta.
La Destra chiederà che si costituiscano parte civile anche il Comune e la Provincia di Brindisi.
“E’ drammatico constatare – conclude Di Donna – che il nome di Brindisi sia finito sulle prime pagine di tutti i quotidiani come esempio di gestione’malata’ della sanità pubblica. Proprio per questo è necessario attuare una linea dura. Lo dobbiamo per rispetto a chi ha perso la vita per i ritardi della sanità e per chi è costretto a compiere i viaggi della speranza per poter usufruire di prestazioni sanitarie. Rifletta il presidente Vendola sulla abissale differenza esistente tra le promesse fatte in campagna elettorale e lo stato in cui si trova oggi la sanità pugliese. Forse avrà davvero di che vergognarsi”.

COMUNICATO STAMPA NICOLA DI DONNA – CONSIGLIERE COMUNALE “LA DESTTRA”