Brindisi, 22/11/2010
Adoc : in aumento i consumi e gli acquisti per Natale
Dai dati raccolti, su tutto il territorio nazionale, per la prima volta dal 2001 a Natale si registreranno segni di ripresa per quanto riguarda i consumi e l’acquisto dei regali. Secondo i sondaggi condotti dalle nostre sedi provinciali la spesa sarà in media di 350 euro a famiglia, il 4% in più rispetto allo scorso anno, con una particolarità quella relativa ai regali di seconda mano che toccheranno quota 15% facendo parlare di vero e proprio boom del riciclo e dell’usato.
I dati sinora elaborati in attesa del consuntivo, che non sempre rispecchia le previsioni, lasciano sperare in una timida ripresa dei consumi che, in presenza di una forte crisi economica, vengono concentrati in questo periodo dell’anno in modo da conciliare i bisogni primari all’esigenza di onorare una festività a forte contenuto oltre che religioso anche consumistico e sociale.
Come dicevamo la vera novità dell’anno è quella relativa al riciclo dei regali con dati raddoppiati rispetto al passato, si stima un dono su sei. Con le disponibilità economiche ridotte al minimo i consumatori opteranno per la cessione di un proprio bene 36% abbigliamento, 22% confezioni alimentari, 6% dvd e libri, 14% giochi elettronici sino ad arrivare all’hi tech ( Mp3 e telefonini) 3%. Un fenomeno quello del riciclo dei regali molto diffuso anche all’estero ed in particolare negli Stati Uniti dove sono proliferati siti internet che si occupano proprio di questo. Tra i prodotti più regalati spiccano gli alimentari 2% ed in particolare i tipici regionali seguiti dall’hi tech, salute e benessere mentre registriamo un calo consistente per l’abbigliamento del 6%. Dato questo ultimo che neanche i saldi molto probabilmente riusciranno ad invertire in quanto il consumatore non compra solo perché rileva uno sconto accentuato sul cartellino ma solo se il prezzo è davvero conveniente e alla sua portata.
Saldi che comunque rappresentano una vera e propria salvezza specie per le famiglie alle prese con il riassortimento dei guardaroba e non solo per un fattore espressamente estetico ma per necessità. Per questo motivo riteniamo che il periodo dei saldi andrebbe anticipato a prima delle festività natalizie con l’arrivo delle tredicesima che andrebbe detassata per renderla più disponibile per gli acquisti visto che viene erosa per l’85% dalle scadenze mensili e dall’alto costo dei regali. A tal proposito accogliamo favorevolmente quanto messo in atto da diversi esercizi commerciali del capoluogo che in queste settimane hanno voluto proporre campagne promozionali che se reali possono davvero smuovere il mercato locale e stimolare gli acquisti.
Altro nota positiva quella riguardante l’avvio, nel periodo natalizio, delle giornate del risparmio l’importante, però, è evitare illusioni e delusioni tra i consumatori. Cambiano le abitudini di acquisto dei consumatori ed i luoghi dove acquistare i regali tra i quali i negozi ondine + 3% rispetto al 2009 e i mercati + 2% dove è possibile reperire prodotti economici e di seconda mano, mentre la fascia di prezzo più gettonata per un singolo regalo sarà tra i 20 e i 40 euro che rappresenta il 37% degli acquisti. Il 29% non supererà i 20 euro mentre solo il 12 % spenderà più di 60 euro. Crolla la presenza nei piccoli esercizi il 3% in meno rispetto al 2009. Sono le attività che stanno pagando più di altre la crisi economica, nei centri storici come nella nostra città mediamente il 20% ha chiuso o ha intenzione di farlo.
COMUNICATO STAMPA ADOC BRINDISI
|