Brindisi , 23/11/2010
Albano (Pd) e Monetti: "alloggi comunali invivibili"
La mancanza di vivibiltà di alcuni alloggi di proprietà del Comune di Brindisi è il tema di una interrogazione rivolta dai Consiglieri Comunali Vincenzo Albano (Pd) e Antonio Monetti al Sindaco e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio di
Brindisi.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Credo che le sia perfettamente noto lo stato di degrado in cui si trova da molti anni la gran parte del patrimonio abitativo del comune di Brindisi.
Eppure nemmeno un euro, di quelle decine di milioni di euro di avanzo di amministrazione , è stato destinato alla manutenzione straordinaria di quelli alloggi e porre finalmente rimedio alle condizioni di grave disagio, in cui sono costretti a vivere diverse centinaia di famiglie brindisine.
Una situazione che la sua amministrazione non riesce ad affrontare in maniera diversa dalle ricorrenti promesse di intervento, specialmente in vicinanza delle elezioni.
Non crediamo occorra altra prova per dimostrare che in cima alle priorità Sue e della maggioranza che la sostiene, non c’è la gente, le famiglie, i bambini, le condizioni di vivibilità, le sofferenze di chi vive in condizioni precarie, comparabili solo a quelli esistenti nel terzo mondo. Non certamente degne di un paese civile.
Allora comprende che parlare, come si fa spesso, di dignità, di appartenenza, non ha alcun senso quando non si fa niente per risolvere e si tollerano simili situazioni, perché oltre a risultare vuote e prive di significato, misurano la estrema solitudine di una politica, che non riesce a intervenire là dove ci sono i bisogni della gente.
Lei conosce bene il problema . Numerosi servizi giornalistici, ma anche le relazioni dei dirigenti interessati, l’hanno periodicamente informata della criticità di questa situazione, alle quali la sua amministrazione, paradossalmente, ha risposto diminuendo nel tempo le risorse destinate alla manutenzione ordinaria.
La conseguenza è stata quella di aggravare i problemi, determinando la necessità di ben più consistenti interventi per la manutenzione straordinaria, che il nostro comune non riesce o non ha pensato di fare in questi anni.
La via Crucis dell’incuria e della sofferenza di tante famiglie si snoda tra gli alloggi di via G. Aleandro, Lanzillotti, Don Guanella, Nardella, Chimienti, Don Stile, Don Minzoni, S. Maria Ausiliatrice, S. Maria del Casale, Mons. De filippis, Sicilia e via Cilento, per i quali occorrono interventi per diversi milioni di euro. Oltre 500 alloggi, nei quali abitano altrettante famiglie brindisine.
Lo scenario è veramente drammatico.
Facciate, mai fatte e da rifare, solai con evidenti tracce di deterioramento a causa dell’ossidazione dei ferri dell’armatura, impianti elettrici fuori norma, fili elettrici scoperti, infissi interni ed esterni in precarie condizioni, impianti idrico fognanti che provocano infiltrazioni di acqua nei bagni sottostanti e danni ai rivestimenti dei bagni stessi, sanitari in gran parte danneggiati, alcuni non funzionanti, vasche da bagno in ghisa arrugginite, impianti di riscaldamento non funzionanti, in alcuni alloggi addirittura mancano gli elementi radianti.
Siamo arrivati al punto che gli introiti derivanti dalla riscossione degli affitti, non coprono le spese determinate dalla normale manutenzione e dagli interventi urgenti che si vengono a determinare.
Non credo che si possa tollerare ulteriormente questa situazione, questa umiliazione per tanti nostri concittadini, che hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati dalla loro amministrazione comunale e il diritto di vivere in ambienti salubri , a misura umana.
Per questo è in atto una petizione popolare raccolta di firme per dare sostanza e voce alle giuste proteste di quei cittadini stanchi e avviliti per essere costretti a convivere con pesanti infiltrazioni di acqua, umidità e muffe.
Nondimeno le chiediamo:
• Quando, e se, intende rimediare alle gravi situazioni di disagio lamentate e segnalate più volte dagli stessi inquilini;
• a quale organo comunale spetta la verifica dello stato di salubrità degli alloggi e per quale motivo non si interviene;
• chi risponde degli eventuali danni che potrebbero subire i cittadini all’interno degli edifici a causa della scarsa manutenzione degli alloggi e delle strutture;
• se è vero che si intende scaricare sugli abitanti di quelle case gli effetti di quella incuria ,programmando un piano di vendita degli alloggi a costi non commisurati allo stato di degrado in cui si trovano gli immobili;
• se non ritiene giusto è opportuno invece programmare la vendita, a prezzi assolutamente accessibili, considerata la vetustà, il costo di manutenzione e le condizioni degli immobili, a coloro che vi abitano e pagano gli affitti.
• se non ritiene necessario, per dare trasparenza all’operato dell’amministrazione, pubblicare sul sito del comune e sui giornali l’ultima relazione sullo stato degli alloggi comunali redatta dall’Ufficio competente e della quale chiediamo copia.
Distinti Saluti
Vincenzo Albano Consigliere Comunale Partito Democratico
Antonio Monetti Vice Presidente del Consiglio Comunale
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