Brindisi, 25/11/2010
Continua il processo Silipigni contro Brindisi Lng
Il 26 novembre 2010 alle ore 10.00 continua, presso il Tribunale di Brindisi, il processo promosso, con procedura d’urgenza, dalla Dottoressa Antonella Silipigni contro BrindisiLng spa (società costituita da BG Group, deputata alla costruzione e alla gestione del terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL) di Brindisi). Il giudice del Lavoro di Brindisi, ha infatti fissato per tale udienza la comparizione delle parti, autorizzando per la stessa udienza il deposito dei documenti e l’assunzione delle prove testimoniali chieste da Silipigni.
Antonella Silipigni assunta nel 2006 da Brindisi Lng spa con posizione di External Relations Manager, per il settore delle comunicazioni e relazioni esterne ed istituzionali della Società, contesta il provvedimento di licenziamento del 25 settembre 2007.
Antonella Silipigni, difesa dall’ Avv. Espedito Domenico Calopresti del Foro di Palmi, ha contestato nelle fasi precedenti di processo l’insussistenza degli addebiti mossi (maturati tra l’altro in un clima di mobbing, per il quale è stata già presentata una denuncia-querela alla Procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi, e tensioni sull’ambiente di lavoro, (riconosciute anche da qualche dirigente di BG e BrindisiLng che parla di “affermazioni…molto gravi” e configura il rischio di una “grave insubordinazione”) dei quali non sussiste nemmeno un valido supporto probatorio degli stessi.
Nello stesso ricorso ed in tutte le fasi processuali svoltesi viene evidenziata la stranezza tra il riconoscimento, sia all’interno della società che all’esterno, di un alto profitto e rendimento della pseudo-dirigente ( di fatto alle stregue di un dipendente o quadro) licenziata e l’imputazione, non dimostrata, di fatti irrilevanti tra l’altro contestati a distanza di diverso tempo dalla presunta realizzazione ed all’esito di clima sempre più ostruzionistico. Il licenziamento, quindi, viene contestato sia nel merito che nella procedura per l’inosservanza di regole di garanzia del lavoratore.
Nella scorsa udienza del Giugno 2010, gli stessi testimoni chiamati dalla BG e BrindisiLng hanno rilasciato dichiarazioni contrastanti che vanificano le accuse da loro stesse mosse nei confronti della dot.ssa Silipigni.
A supporto di quanto affermato il legale della dott.ssa Silipigni , Avv. Espedito Domenico Calopresti,il giudice ha convocato, su richiesta delle parti, una serie di nominativi di testimoni tra cui alti dirigenti di Brindisi Lng spa, e personale dirigente del Gruppo BG Italia e BG Group UK (casa madre inglese di Brindisi Lng spa) l’ex-questore ed il sindacalista Cisl De Giorgio.
A tal proposito la dott.ssa Silipigni si chiede: "chissà se il rappresentante sindacale manterrà fede nella sua veste di difensore dei diritti del lavoratore anche in questo frangente?
I sindacati brindisini hanno sempre difeso e rivendicato l’opportunità occupazionale nel diritto del lavoro, sarà anche il 26 novembre così? Ci sarà l’equità o discriminazione tra lavoratore e lavoratore?"
La D.ssa Silipigni, assistita dall’Avv. Espedito Domenico Calopresti nel corso della pendenza del procedimento penale ha presentato sia documenti che memorie. In queste carte documentali si può trovare un po’ di tutto sulle stranezze inerenti all’atteggiamento del gruppo inglese ed italiano nei confronti della dottoressa e non solo , anche nei confronti del territorio e dei suoi personaggi di spicco.
Ricordiamo che la Dot.ssa ha già esperito il rituale tentativo di conciliazione obbligatorio e che proprio in fase cautelare Brindisi Lng spa si offriva di annullare il licenziamento per giusta causa cambiandolo in una risoluzione consensuale senza però riconoscerle le voci di danno previste per legge adducendo che non era in gado economicamente di poter supportare l’importo economico richiesto ai sensi di legge!
La D.ssa Silipigni, afferma la massima fiducia e serenità nel prosieguo sia della vertenza penale che di quella in materia di lavoro, in cui contesta il licenziamento per giusta causa basato su motivazioni totalmente incredibili ed ingiuste e spera che con l’udienza del 26 novembre ’10 si avvicini la conclusione.
E’ fiduciosa che, nonostante tutto, il diritto al lavoro sia sempre difeso anche se, come in questo caso, si tratti di Davide contro Golia soprattutto quando Davide è donna ed è stata solo ligia la proprio dovere lavorativo e dove il gigante Golia italo-inglese è una grande azienda implicata in una grossa inchiesta giudiziaria con alcuni suoi manager ed esponenti politici e non del brindisino.
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