Brindisi, 26/11/2010
Tarantino scioglie l'assemblea dei GD: i ragazzi si ribellano
Di seguito pubblichiamo integralmente una lettera giunta alla nostra redazione, in cui sedicente "maggioranza dei Giovani Democratici dell'assemblea provinciale" assume una dura presa di posizione contro il segretario del Partito Democratico Corrado Tarantino, reo di aver sciolto l'assemblea stessa.
Apprendiamo con non poca preoccupazione le notizie che ci giungono dagli esiti dell'ultima direzione/assemblea del 6 novembre 2010 dell’Organizzazione Giovanile del PD, svoltasi presso la Federazione del Partito Democratico di Brindisi, in Via Osanna, alla presenza del Segretario provinciale del PD di Brindisi, Corrado Tarantino.
Le nostre perplessità partono già dalle modalità con le quali si è voluto convocare un imprecisato organo dirigente dell’organizzazione giovanile, difatti nelle convocazioni giunte per mezzo della posta elettronica dapprima si fa riferimento all’Assemblea dei GD e in un secondo momento alla Direzione provinciale dei GD.
Apprendiamo inoltre con sconcerto come questa convocazione sia stata poco tempestiva, solo 24 ore prima della stessa infatti è stata inviata la convocazione per posta elettronica fortemente voluta dal Segretario del Pd provinciale per fare chiarezza sulla situazione dell'organizzazione giovanile della Terra di Brindisi.
Disapproviamo, con fermezza, l'ingerenza di un soggetto estraneo all'organizzazione giovanile, così come prevede lo Statuto Regionale del PD della Puglia, quale è il Segretario provinciale del PD di Brindisi. Ma ne comprendiamo le sue preoccupazioni e vogliamo, anche, credere che tutte le sue azioni siano state svolte con la massima dedizione, "del buon padre di famiglia".
Non tolleriamo però le sue scelte in seno all'organismo da egli stesso convocato lo scorso 6 novembre.
Infatti, al termine della discussione in Federazione, il Segretario Tarantino ha letto un documento con cui procedeva allo "scioglimento" dell'assemblea dei delegati costituenti della provincia di Brindisi, dell' assemblea Regionale e Nazionale, che, a loro volta, compongono l'Assemblea Provinciale dei Giovani Democratici della provincia di Brindisi, insediatasi all'indomani delle primarie del 21 novembre 2008 allorquando, si rammenta, andarono a votare nei seggi allestiti nelle sezioni più di 2000 persone nella sola provincia di Brindisi: un vero e proprio "schiaffo" alla democrazia tanto declarata in questo partito, e soprattutto una beffa per i tanti giovani che credevano nel progetto della giovanile e si trovano oggi a vedere delegittimato il loro libero e convinto contributo.
Non si comprendono i motivi di tale scelta.
Lo Statuto Regionale dei Giovani Democratici prevede in un solo caso lo scioglimento dell'assemblea stessa - art 13 co. IV "4. Nel caso di cessazione anticipata dalla carica del Segretario l’Assemblea, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, può eleggere un nuovo Segretario per la parte restante del mandato ovvero determinare lo scioglimento anticipato dell’Assemblea stessa" - e, si comprende bene, che non è certamente questo il caso riferito dalla norma.
Lo Statuto Regionale afferma inoltre che in seguito alle dimissioni del segretario eletto dall'assemblea costituente, la stessa viene riconvocata per eleggere un coordinatore e finanche non si arrivasse ad eleggere il nuovo coordinatore con maggioranza assoluta allora la stessa si deve sciogliere.
Siamo in presenza non solo di un'autonoma decisione contraria allo spirito stesso delle primarie e di un'organizzazione giovanile, ma anche di una evidente violazione della statuto Regionale dei Giovani democratici da parte di un soggetto, quale appunto il segretario provinciale Tarantino, che dovrebbe rappresentare la garanzia circa il rispetto delle norme che regolano l'attività interna del partito.
Non è nostra intenzione entrare in polemiche vecchie e nuove con il Segretario Tarantino, ma esigiamo chiarimenti. Chiediamo un immediato confronto con lo stesso e con l'intero esecutivo provinciale del Partito Democratico di Brindisi e le figure istituzionali di questo partito, Assessori e Consiglieri provinciali, Assessore regionale e Consiglieri regionali, Parlamentare. E' un'esigenza di chiarezza e di confronto. Non di battaglia contro qualcuno. Chiediamo che questo chiarimento si svolga Sabato 27 novembre.
Vista la situazione critica che si è venuta a creare riteniamo opportuno riferire il tutto al Segretario Nazionale dei Giovani Democratici, Fausto Raciti, garante e imparziale visto che è alieno ai fatti sopra citati.
Chiediamo altresì che ci sia il ripristino dell'assemblea provinciale dei costituenti, unico organo legittimamente eletto da più di 2000 giovani, e non già composto da individui cooptati o nominati.
Siamo pronti a tutto affinchè i valori della democrazia e del rispetto delle regole siano presenti anche e soprattutto nella giovanile.
Tutto questo lo facciamo per una ragione semplice: in questi giorni, in queste ore molti di Noi, giovani e militanti del PD, stiamo provando, finalmente, a fare Politica. Ed è davvero triste vedere da un lato un Partito che cresce, lavora, intensifica i propri sforzi, vedi iniziativa sul federalismo con Cursi sabato 6 novembre a Brindisi, quella dell'8 novembre sull'energia in occasione dei forum regionali e poi assistere dall’altro lato ad un Segretario del PD, che invece di lamentare una scarsa partecipazione, numerica e sui contenuti, dell'organizzazione giovanile in occasione di questi appuntamenti sopra citati alleni i Gd ai congressi, alle "regole fai da te" e alle tessere. Tutto questo per Noi è oltremodo disdicevole.
Non vogliamo la politica delle tessere!!!!
Qui di seguito seguono le firme dei delegati costituenti della terra di Brindisi che il 21 novembre 2008 con coraggio e senza l'aiuto di nessuno costruirono a Brindisi, in Puglia e in Italia i Giovani Democratici, un soggetto nuovo, aperto, rivolto ai disagi e alla difesa dei Diritti delle nuove generazioni.
Qui di seguito ci sono le firme di Giovani Democratici che NON OBBEDISCONO alle ingerenze e ai dicktat di Tarantino nell'organizzazione giovanile, e soprattutto non accettano lezioni da ciò che più volte da molti è stato affermato: "sciogliamo l'assemblea perchè i delegati o non ci sono più o non sono più rappresentativi sul loro territorio e nel loro circolo".
I delegati ci sono e sono pronti a tutto per rivendicare i propri spazi, illegittimamente compressi dal proprio segretario provinciale.
Cordialmente
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