Brindisi, 27/11/2010

Curto alla Cisl: "apriamo dibattito sul costo del lavoro"

Euprepio Curto, consigliere regionale Udc, ha inviato una lettera aperta a Giulio Colecchia, Segretario regionale Cisl Puglia e a Corradino De Pascalis, Segretario provinciale Cisl Brindisi. Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:

La Regione Puglia vive una delle sue stagioni più delicate in tema di sviluppo e occupazione.
Autorevoli commentatori e opinionisti di politica ed economia concordano nell’affermare che il momento del superamento della crisi è ancora lontano, e che sarà possibile solo ove si porranno in essere iniziative coraggiose, capaci di innalzare sensibilmente il livello di competitività di un sistema produttivo regionale assolutamente asfittico.
E’ quindi necessario intervenire su alcuni fattori che, riducendo più o meno sensibilmente il costo dei beni o la remunerazione dei servizi, possano comunque determinare una maggiore domanda degli uni e degli altri, favorendo consequenzialmente una ripresa stabile e duratura.
Quali siano questi fattori è noto: costo dell’energia, snellezza e celerità della Pubblica Amministrazione, dotazione infrastrutturale, sicurezza, risorse pubbliche.
Ma una voce importante è costituita pure dal “ costo del lavoro “, onerosissima per l’impresa, anche se ad essa, causa la intollerabile incidenza degli oneri fiscali e previdenziali, di rado corrisponde una adeguata retribuzione a favore del lavoratore.
A proposito di costo del lavoro, il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, nel corso dell’Assemblea Nazionale Udc tenutasi domenica scorsa a Milano, ha dato dimostrazione di onestà intellettuale e di intelligente realismo sindacale quando, nel confronto con la leader di Confindustria, Emma Marcecaglia, ha dichiarato che è meglio un salario inferiore che nessun salario o la disoccupazione”.
In questa maniera Bonanni ha detto sostanzialmente “basta” alla grande ipocrisia che si cela dietro la puramente teorica salvaguardia, tutela e difesa dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, peraltro sistematicamente violati, soprattutto in gran parte del Mezzogiorno d’Italia.
E’ sufficiente tutto ciò per l’apertura di un sereno e franco dibattito sul tema?

COMUNICATO STAMPA SEN. EUPREPIO CURTO