Brindisi, 16/12/2004
Dimissioni Errico: Friolo, "avevamo ragione"
Riportiamo integralmente un comunicato stampa del Consigliere Provinciale Maurizio Friolo.
Rassegnando le dimissioni il presidente della Provincia Michele Errico ha percorso l’unica strada possibile in un quadro di necessaria coerenza.
Due giorni fa gli avevo proposto pubblicamente di prendere atto di non avere più una maggioranza e conseguentemente di dimettersi.
Mi fece sapere attraverso articoli di stampa che, sostanzialmente, il centro sinistra era in buona salute.
O mentiva oppure Errico è davvero un ingenuo. Non credo che l’una o l’altra caratteristica possa appartenere ad un presidente della Provincia.
Errico avrebbe dovuto prendere atto che le contestazioni ricevute, sin dalla prima seduta consiliare da alcuni esponenti della sua maggioranza, erano la conferma di un livello di gradimento molto basso sul piano dell’operatività del suo esecutivo. In altri termini, ciò che decideva in Giunta con suoi assessori non piaceva al resto del centro sinistra. Non piaceva ai consiglieri provinciali di quello schieramento, non piaceva neppure ai dirigenti di partito e non piaceva neppure a quei pezzi della società civile come ad esempio la CNA che, è ben noto, gravita in un ambito ideologico non certo di centro destra.
Questo vuol dire che Errico non si è reso conto di essere stato lasciato solo dai suoi compagni di viaggio già subito dopo il suo insediamento ufficiale.
Paradossalmente, in più occasioni importanti per i cittadini, ha trovato sostegno proprio da noi del centrodestra.
La situazione certo andava chiarita per rispetto degli elettori, indistintamente dal LORO schieramento.
L’esigenza era avvertita in modo non più rinviabile anche all’interno del centrosinistra e a questo punto qualsiasi argomento più diventare un problema, esattamente come si è rivelata la questione per la costituzione di una società pubblica per la stabilizzazione dei lavoratori precari.
Errico non solo si è dimesso ma ha ammesso ciò che da tempo sospettavamo e cioè che vi sono personaggi non solo della politica e a lui ufficialmente vicini che intendevano guidare le sorti dell’Amministrazione provinciale.
Quei nomi Errico li ha fatti, sono essenzialmente il coordinatore della Margherita Fabiano Amati, il presidente della CNA e alcuni esponenti di spessore dei DS.
E’ il caso di affermare, quindi, che Errico è stato fatto fuori politicamente dai suoi stessi compagni. Anche di questo prendano atto gli elettori di centro sinistra.
COMUNICATO STAMPA MAURIZIO FRIOLO
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