Brindisi, 10/12/2010
Il Faro propone una quaterna per il Porto
Nella frenesia dell’acquisto dei pacchi natalizi da mettere sotto l’albero di Natale, anche l’Associazione “il
Faro” ha pensato di riportare a Gesù bambino un pensiero ed una proposta, oltre che una dovuta preghiera.
Sul porto vi è un gran fermento di terne per la ricerca del nuovo Presidente dell’Autorità Portuale; anche noi
siamo stati colti da una frenesia propulsiva e sotto l’albero non poniamo una terna di candidati, ma bensì una
quaterna!
E’ chiaro che nel periodo natalizio, con la tombola a disposizione e dopo tutte le terne uscite, ci guardiamo
bene dal riportare la nostra quaterna anche perché il quarto è per noi un “Super Star” che modificherebbe
realmente il negativo andamento del porto di Brindisi.
Tornando ad essere laidamente un’Associazione, fa rabbia rileggere le tesi di un giovane brindisino in merito
ai trasporti e rilevare che dal 1960 ad oggi sono transitati dal porto di Brindisi circa 30 milioni di passeggeri
con una costante riduzione negli ultimi 10 anni.
Oggi gran parte di coloro i quali hanno poteri decisionali sulle attività portuali hanno gli occhi “foderati di
prosciutto” e non si rendono conto che vanno incontro alla più grossa disfatta che il porto abbia mai subito
negli ultimi 25 secoli.
Sanno costoro che per prima volta Brindisi non è direttamente collegata alla vicina Corfù?
Sanno costoro che la sola nave giornaliera per Igoumenitsa e Patrasso si regge grazie al solo limitato traffico
TIR con la Bulgaria?
Sanno costoro che, presumibilmente, dal 1° gennaio anche questa unica nave giornaliera per la Grecia finirà
il proprio servizio?
L’Associazione intende fortemente e vivamente rappresentare agli Enti destinatari dell’individuazione delle
terne per la nomina del Presidente, che la gravità della programmazione e gestione del porto comporta
l’individuazione di persone ad elevato contenuto professionale, senza affinità attuali o precedenti con altri
porti, ancor più se regionali e che non sia soprattutto un burocrate, ex dirigente pubblico.
Il porto ha bisogno di dinamicità intellettuale che viene fuori dalle capacità imprenditoriali e non
amministrative.
Basta con le favole dei collegamenti con Durazzo, con le banane dall’Egitto e i moli crocieristici ballerini ed
ancor più con le crociere delle quali ad oggi non si ha contezza in merito alla programmazione per l’anno
2011, già realizzata dalle compagnie crocieristiche.
E basta anche contro questi rimorchiatori di Barretta; fanno parte della storia del porto di Brindisi e hanno
quasi del tutto annullato anche il loro impatto ambientale.
Se costi ci sono per l’utilizzo dei rimorchiatori, provveda l’Autorità a compensare con gli introiti che
recupera dai diritti portuali passeggeri e dalle rinfuse rilanciando con ciò il porto interno al traffico
passeggeri.
L’Associazione oltre che suggerire agli Enti interessati di imporre ai candidati alla Presidenza la
formulazione di un programma di gestione da rendere pubblico, ritiene che le infrastrutture greche (Egnatia
Odos - Corridoio 8) e quelle pugliesi, individuano la rinascita del traffico passeggeri solo ed esclusivamente,
mediante l’utilizzo di navi molto veloci in grado di abbattere notevolmente gli attuali tempi di percorrenza.
Auguriamoci quindi che Gesù bambino guardi con maggiore attenzione questo meraviglioso nostro porto e
provveda ad affidarlo a persona qualificata, seria, corretta, scevra da personalismi e capace di garantire la
rinascita economica del nostro porto.
COMUNICATO
ASSOCIAZIONE OPERATORI TURISTICI “IL FARO” A FIRMA DEL PRESIDENTE RAFFAELE GIOVE
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