Brindisi, 14/12/2010
Albano (Pd) e Guadalupi (Sel) chiedono lumi sui tempi dei procedimenti amministrativi
Il rispetto della legge 69/2009 relativa alla durata dei procedimenti amministrativi è all'oggetto di una interrogazione presentata dai consiglieri comunali Vincenzo Albano (Pd) e Vincenzo Guadalupi (Sel) al Sindaco, al Presidente del Consiglio e al Segretario Generale del Comune di Brindisi.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
La legge 69/ 2009 ha imposto agli enti locali di stabilire entro il 4 luglio 2010, la durata dei procedimenti amministrativi, quando essa non è stabilita da specifiche disposizioni di legge, alla quale il comune di Brindisi, non ha dato finora alcun seguito.
Questa legge ne ha stabilito la durata massima di 90 giorni, anche se in particolari casi di difficile elaborazione, motivatamente, si può eccedere i 90 giorni, fino a 180 giorni. Vengono anche precisati tempi precisi per l’acquisizione di pareri e valutazioni.
Per quanto riguarda il termine massimo per il rilascio dei pareri obbligatori o facoltativi, di organi consultivi diversi da quelli preposti alla tutela ambientale, paesaggistica territoriale e della salute, esso è fissato in 20 giorni,decorsi inutilmente i quali, è possibile procedere senza il parere.
La stessa legge precisa, che l’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento da parte dell’amministrazione, comporta la risarcibilità del danno ingiusto causato al cittadino.
Una legge importante che si colloca nel percorso di modernizzazione dell’azione amministrativa, intrapreso da tempo dal nostro legislatore, che ha definito i procedimenti in un ottica diversa da quella assunta storicamente da parte dell’amministrazione pubblica, che è quella di vedere i procedimenti dell’azione amministrativa dalla parte del cittadino, che ha il diritto di ricevere una risposta dall’amministrazione locale, entro un tempo certo e ragionevole.
Un provvedimento rilevante per i cittadini, ma è anche un’occasione importante per la politica, per far capire tangibilmente che si sta lavorando per la comunità, per la tutela effettiva dei loro diritti.
Accade ora, che essendo decorso il periodo previsto dalla legge del 4 luglio 2010, senza che il comune di Brindisi abbia fissato con un proprio provvedimento i suddetti termini, si deve applicare quello generale di 30 giorni.
Un fatto che, nei casi di difficile elaborazione, espone maggiormente l’amministrazione comunale a richieste di risarcimento del danno da parte dei cittadini, con il possibile effetto di veder aumentato il contenzioso giudiziario e, conseguentemente, l’ipotesi della concretizzazione di un danno per l’erario.
Per quanto sopra, le chiediamo, quali termini solo attualmente applicati per la durata dei procedimenti amministrativi nel nostro comune, se gli stessi vengono comunicati ai cittadini, i motivi per cui non si è proceduto per tempo a fissarli come prescrive la legge, ma anche, se è intenzione dell’amministrazione adempiere a quanto previsto dalla legge, in tempi certi.
Distinti Saluti
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