Erchie, 15/12/2010

Le Opposizioni dopo il consiglio del 7/12: “maggioranza arrogante e superficiale“

Il consiglio comunale, tenutosi martedì 7 dicembre u.s., è stato caratterizzato, soprattutto, da toni aspri ed accesi. Rinviamo, per il momento, alle sedi e/o organi istituzionali piu’ competenti, e a tempi più maturi ed opportuni, le deduzioni in ordine ad alcuni argomenti esposti dall'assessore Domenico Margheriti e dal Sindaco, riferibili all'intersecazione di vicende private del Vicesindaco con l'operato politico amministrativo.
La convocazione del suddetto Consiglio comunale era motivata, prioritariamente, dalla revoca e rettifica di due delibere votate dalla sola maggioranza nel precedente Consiglio del 3 novembre u.s. e riguardanti la manifestazione di interesse, con contestuale Convenzione, verso due mega impianti di energie alternative (eolico e fotovoltaico).
Per tutta la durata del Consiglio è emersa chiaramente l'agitazione, il nervosismo e la frenesia del Sindaco che, con la bava alla bocca, ricordava gli strani movimenti dei cosiddetti tarantolati. I Consiglieri di opposizione, da parte loro, hanno espresso un consenso di tipo generale sulle energie alternative e su quella eolica e fotovoltaica in particolare, purché rimanga saldo il rispetto dell’ambiente, del paesaggio ed il diritto dell'Amministrazione di esercitare una doverosa e responsabile discrezionalità, frutto del confronto democratico.
Gli stessi Consiglieri hanno ribadito un senso di profondo sconcerto nei confronti della Presidente del Consiglio, la quale, per giustificare il diniego al rinvio del Consiglio del 3 novembre u.s., faceva inopportunamente ricorso, congiuntamente al Sindaco, all’articolo 22 del Regolamento del Consiglio comunale (richiesta non pregiudiziale di rinvio chiesta da ben sette consiglieri!).
La Presidente del Consiglio ha poi ammesso pubblicamente nell’assise che il richiamo a tale articolo era stato non pertinente; tutto ciò, se da un lato testimonia il recupero della sua onestà intellettuale, dall’altro produce ulteriori interrogativi riconducibili, forse, a sottostima delle capacità attentive e cognitive dei rappresentanti della opposizione e/o a sovrastima delle stesse capacita’ della maggioranza. Da tutta una serie di note circostanze, compresa quella oggetto di attuale discussione, emerge un rapporto quantomeno stridente tra le intenzioni della citata Presidente ed il Sindaco, che, con la sua maggioranza, in più occasioni, tenta di delegittimare il ruolo della opposizione, arrogandosi potestà assoluta e dimenticandosi che la sua vittoria nel 2007 è stata determinata fattivamente dai consensi ottenuti dai due Consiglieri, Polito e Cava, oggi costituitisi nel Gruppo indipendente ed in rotta di collisione con l'attuale gestione sindacale personalistica, autoritaria, demagogica e subalterna ad alcuni poteri ed eminenze grigie.
L'opposizione, a cui non sono state date risposte politiche soddisfacenti, si interroga sui motivi che hanno motivato la necessità di “revocare” piuttosto che approvare le delibere precedenti. L’operazione di revoca altro non è che un goffo e patetico recupero operato in tutta fretta. L'opposizione nutre una legittima perplessità in ordine alla rettifica della delibera per l'insediamento di un mega impianto fotovoltaico della potenza di 17 MW, precisamente nella parte in cui si concede alla Società proponente una assoluta ed indiscussa discrezionalità, rinunciando di fatto a concordare una legittima richiesta di compensazioni ambientali che, anche se non disciplinata da legge in materia, rientra nel modus operandi contenuto in Regolamenti e Convenzioni di tante altre realtà comunali.
Risulta particolarmente interessante conoscere il motivo per il quale sia stata utilizzata “tout court” per l'eolico una convenzione datata 2005, che viene resuscitata, mentre per il fotovoltaico ci si affida al “buon cuore” della Società Eliocab. Poiché, per diritto, una convenzione è una regolamentazione di interessi e circostanze valutabili alle necessarie condizioni di un dato momento, quali ragioni suggeriscono l'opportunità di considerare valida ed attuale una condizione vecchia di cinque anni? In questo clima tristemente e pateticamente confuso e nell'assenza di risposte soddisfacenti da parte del primo cittadino, tutta l'opposizione ha abbandonato l'aula consiliare al momento della votazione della revoca e della rettifica delle delibere all'ordine del giorno, per rientrare poi alla ripresa dei lavori.
Come affermato dal consigliere dott. Polito, negli ultimi due consigli comunali, l'attuale maggioranza, in particolare nella persona del Sindaco e vicesindaco, ha dato segno evidente di superficialità, arroganza, disprezzo per il ruolo della minoranza ed una indecifrabile fretta. Lo stesso consigliere Polito ha rivolto un accorato invito ad assessori e consiglieri a nutrire e dimostrare maggior senso critico, desiderio e tempo per approfondire le varie questioni, di non sentirsi semplicemente dei numeri incapaci di manifestare posizioni autonome, razionali e responsabili.

COMUNICATO STAMPA A CURA DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE