Ci viene davvero difficile comprendere quali siano i criteri adottati per la scelta, la priorità degli interventi e la cantierizzazione di opere pubbliche nella città di Brindisi. Criteri e valutazioni che dovrebbero tener conto delle reali necessità dei cittadini ma anche e soprattutto del’ottimizzazione delle già esigue risorse disponibili. Non di rado infatti l’inerzia della pubblica amministrazione viene giustificata dalla carenza di risorse sacrificando aspetti che rientrano anche nell’ambito della sicurezza dei cittadini. Quanto sta avvenendo in queste ore in alcune zone della città è il tipico esempio di spreco di denaro pubblico. Ci riferiamo ai marciapiedi di Via Cappuccini distrutti non dall’usura del tempo e dall’assalto delle auto ma dalla stessa impresa incaricata di ricostruirli. Distrutti, termine quest’ultimo quanto mai appropriato considerato che i marciapiedi che si stanno smantellando sono in ottimo stato. Ci chiediamo, quindi, come sia mai possibile tutto ciò quando vi sono aree abbisognevoli di interventi la cui situazione è davvero pericolosa oltre che indecorosa. Potremmo parlare di marciapiedi ma anche di strade e scuole in stato di abbandono tutte situazioni in attesa di interventi che devono fare i conti con le disponibilità di bilancio. Persino cantieri già avviati hanno subito il fermo per la mancanza di risorse come nel caso della ristrutturazione della scuola dell’infanzia Cervellati con tempi di consegna che slitteranno ulteriormente. Chiediamo, quindi, all’amministrazione comunale e ai competenti uffici tecnici di ottimizzare le risorse evitando situazioni di spreco in un momento di forte sofferenza economica per i cittadini che invece si aspettano una gestione più attenta dei soldi sottratti ai propri bilanci famigliari con il pagamento delle tasse.
