La situazione ospedaliera nella provincia di Brindisi è critica e al quanto allarmante – così inizia Antonio Rodio dirigente dei giovani universitari del PdL di Ceglie Messapica – il tempo d’attesa nelle liste ospedaliere aumenta con un valore esponenziale, si parla ormai di un anno di attesa per una visita specialistica per malati di tumore; in tutto ciò si aggiunge la chiusura di interi ospedali previsto dal governo regionale.
Ormai lo sanno tutti che la situazione economica della nostra sanità è in ginocchio e deve far fronte ad una somma sconsiderata al debito creato in questi 6 anni.
La situazione emblematica la hanno i residenti di Ceglie Messapica il quale si trovano costretti ad andare a Francavilla Fontana, visto che mercoledì 15 dicembre 2010 il consiglio regionale abbia deliberato la chiusura dei 3 reparti rimasti all’Ospedale di Ceglie Messapica.
Per poter arrivare alla struttura ospedaliera di Francavilla i cegliesi devono percorrere una strada provinciale dove è presente un passaggio a livello per il transito dei treni della ferrovia Sud-Est, ed è l’unico percorso possibile da effettuare in quanto non è presente un percorso alternativo. L’attesa del mezzo di soccorso ha già provocato e può continuare a provocare ritardi sconsiderati come già avvenuto. Ora chiedo alle istituzioni se è possibile una cosa del genere oppure come al solito dobbiamo aspettare un caso clamoroso e dispiacevole per rimediare ad un tale disservizio?
I soldi per i suoi 8 consiglieri non ammessi al consiglio regionale sono riusciti a trovarli ma secondo Vendola, la salute dei pugliesi può aspettare…
Concludo invitando la cittadinanza a non distogliere l’attenzione riposta nel nostro nosocomio ed inoltre invito i vari consiglieri regionali a continuare a difendere in maniera più dettagliata l’ospedale di Ceglie Messapica.