Brindisi, 27/12/2010
Vonghia e Cannalire sull'insicurezza stradale per i pedoni
Una vera e propria lezione su come le istanze dei cittadini diventano oggetto di attenzione politica viene da Brindisi. Protagonisti sono Giovanni Vonghia, volontario del movimento “Rinascita Civica Brindisina”, e Francesco Cannalire, consigliere comunale di Alleanza per l’Italia.
Stamani Vonghia ha messo in rete una puntuale e circostanziata denuncia sulla insicurezza stradale per i pedoni. L’intervento è stato immediatamente ripreso da Cannalire che l'ha inoltrato al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e all’Assessore ai Trasporti del Comune di Brindisi, facendone oggetto di una apposita interrogazione consiliare.
Scrive Cannalire all'Amministrazione: "la presente per segnalarLe la condizione di estremo disagio e pericolo che vivono da tempo i pedoni brindisini. Mi riferisco in particolare a una denuncia pubblica fatta dal gruppo Rinascita Civica Brindisina, sempre attento e sensibile verso le criticità di Brindisi, che ha evidenziato il problema della scarsa funzionalità della segnaletica orizzontale ormai quasi inesistente in diversi punti della città con chiaro riferimento alle strisce pedonali...
Premesso ciò Le chiedo di attivare urgentemente tutte le procedure necessarie al ripristino di tali indicazioni stradali affinché si possa contribuire a scongiurare qualsiasi pericolo che possa derivare da tale problema, rafforzando quelli che sono i principi della sicurezza stradale che tante volte sono alla base di proclami, ma che non trovano concretamente seguito.
Di seguito riportiamo integralmente la nota di Giovanni Vonghia con i link alle pagine del social network facebook dove è possibile trovare le foto che circostanziano la denuncia.
Vita dura per i pedoni a Brindisi.
Gli attraversamenti pedonali troppo spesso sono invisibili, insufficienti, poco segnalati, quando non totalmente mancanti.
A farne le spese la sicurezza, la tutela dell'incolumità dei cittadini.
Camminare a piedi, in una città medio piccola come la nostra, dovrebbe essere il sistema più economico e salutare per spostarsi. Tuttavia, poco si fa per incentivare questa pratica, quasi nulla per migliorare la sicurezza dei pedoni.
Brindisi continua ad essere una città a misura di auto più che a misura d'uomo, con alcune situazioni al limite della decenza, anzi, direi, ben al di sotto di qualsiasi soglia minima di sopportabilità.
Via Appia di fronte all'ingresso del parco Cesare Braico: le strisce pedonali sono sbiadite, invisibili e non segnalate preventivamente (clicca qui).
Alcune settimane fa in quel tratto c'è stato l'investimento di una persona, ma NESSUNO, dopo l'accaduto, ha provveduto a ritinteggiare quell'attraversamento che rimane pericolosissimo, tant'è che ieri, proprio dinanzi al sottoscritto, un signore per poco non veniva travolto in pieno su quelle strisce che si vedono sempre meno (clicca qui per l'intervista).
A 150 metri, proseguendo verso la rotonda dell'ex incrocio della morte, esisterebbe un altro attraversamento, quasi totalmente invisibile (clicca qui).
Si tratta delle strisce pedonali che dovrebbero congiungere i due rami della pista ciclabile che scorre parallela alla tangenziale, la cui funzione sarebbe quella di consentire ai ciclisti, podisti o normali pedoni provenienti da Bozzano - Sant'Angelo la prosecuzione verso i rioni Minnuta - Paradiso. E' bene che tutti sappiano che chi ha l'ardire di attraversare via Appia nelle ore serali, nel tratto citato, deve raccomandarsi al Creatore, al buon cuore ed alla prudenza di qualche automobilista. Che dire, una situazione davvero intollerabile e di una pericolosità estrema, soprattutto quando la visibilità è ridotta, se si considera, peraltro, che chi si immette su Via Appia solitamente non riduce la velocità tenuta sulle complanari, non ponendosi minimamente il problema dei pedoni in quella che è una zona densamente abitata.
Più avanti, proseguendo sulla ciclabile il cammino verso la Minnuta, c'è un'altra intersezione, questa volta semaforizzata, che congiunge via Cappuccini con le complanari e la strada che conduce all'ospedale Perrino (strada per contrada La Spada). Le strisce su quell'incrocio sono visibili, tuttavia il problema di sicurezza è costituito dalla contemporaneità tra il verde per gli utenti della ciclabile e quello per gli automobilisti che sopraggiungono da via Appia ed intendono svoltare per via Cappuccini: una siepe in quel tratto impedisce parzialmente la vista dei pedoni e la segnaletica verticale che indica l'attraversamento è posta proprio a ridosso dell'intersezione. A chi scrive è capitato, mentre correva (con il verde per i pedoni attivo) verso la Minnuta, di rischiare di essere travolto proprio su quell'incrocio.
Un'altra situazione certamente meritevole di attenzione è quella della centralissima Piazza Cairoli, concepita, quando fu pavimentata più di un un decennio fa con le basole di Apricena, come la prosecuzione della zona a traffico limitato dei corsi.
Oggi, dopo l'individuazione di stalli di parcheggio nella parte di prima interdetta alla circolazione, la piazza è
interamente percorribile dalle auto (clicca qui).
Ciononostante, gli attraversamenti pedonali sono TOTALMENTE MANCANTI e non c'è dato conoscere quale sia la ragione di quest'anomalia che rende gravemente insicuro l'attraversamento della piazza da parte dei pedoni, dato che in mancanza di strisce, solitamente, gli automobilisti concedono ben pochi riguardi verso coloro che procedono a piedi ed intendono passare da un marciapiede all'altro.
Quelli descritti sono casi limite, ma altre situazioni allarmanti, dal punto di vista della sicurezza dei cosiddetti utenti deboli della strada, non mancano e sarà nostra premura documentarle prossimamente.
Ci piacerebbe sapere se i nostri amministratori sono a conoscenza delle situazioni qui documentate e, in caso affermativo, se non ritengono che forse sia giunto il momento di adottare misure in grado di garantire maggiore sicurezza e tutela per la circolazione pedonale che andrebbe, per le ragioni più svariate, maggiormente incentivata.
La speranza è che, adesso, la civica Amministrazione Comunale non faccia in modo che resti lettera morta questo meritevole sforzo di condurre le istanze dei cittadini all'interno delle istituzioni. Ci risulta, infatti, che troppe volte, le interrogazioni rivolte al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale o agli Assessori non abbiano originato alcun tipo di risposta o seguito. E' ora di cambiare registro e sintonizzarsi con le istanze di cittadini e consiglieri comunali quando, come in questo caso, investono problematiche reali e sentite della vita di una città.
|