Brindisi, 28/12/2010
Operazione Last Minute: i dettagli
L’operazione “Last Minute”, che oggi ha portato all’esecuzione di 28 ordinanze di custodia cautelare in carcere, ha squarciato un grosso velo intorno alla Nuova Sacra Corona Unita.
L’ordinanza emessa a firma del Dott. Cataldo Motta e del Dott. Alberto Santacatterina parla chiaro: i 28 destinatari del provvedimento continuano a far parte della Sacra Corona Unita, “associazione di tipo mafioso ed armata” della quale si delineano i nuovi contorni.
Si descrive che la Scu continua ad operare nelle zone di Brindisi e delle città della provincia, per ciascuna delle quali vi era un referente.
Si identificano i clan che oggi vedono da una parte Francesco Campana e la famiglia Buccarella, dall’altra il clan dei Mesagnesi, comporto da Massimo Pasimeni, Ercole Penna, Antonio Vitale e Daniele Vicentino e dall’altra ancora la famiglia Bruno.
Si stabiliscono gli interessi in una serie indeterminata di reati con particolare riferimento al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni, al gioco d’azzardo, agli attentati a persone e cose e ai danneggiamenti di queste ultime (anche a danno di appartenenti alle Forze di polizia) e al controllo delle attività criminali e dei traffici illeciti nelle zone suddette, avendo anche ampia disponibilità di armi, bombe e sostanze esplosive.
Il modo di operare della Scu è prevalentemente quello già conosciuto: “gli appartenenti all’associazione, in virtù di un capillare controllo del territorio, della saldezza e stabilità del vincolo tra loro e della disponibilità di armi e di notevoli quantità di denaro”, fanno leva sulla “forza intimidatoria … e delle diffuse condizioni di assoggettamento e di omertà per realizzare profitti e vantaggi ingiusti per sé e per altri”, “assumono il controllo di qualsiasi attività illecita da chiunque svolta sul territorio”, utilizzano “la forza e l’operatività sul territorio dell’associazione per ottenere il consenso della gente, fornendo supporto economico a chi lo richiedesse o si trovasse in difficoltà”, assicurano “supporto economico agli affiliati detenuti ed alle loro famiglie”.
Le nuove leve della Scu, in ogni caso, si sono evolute e adesso prediligono partecipare ad attività imprenditoriali nelle quali investono e riciclano proventi illeciti e dalle quali ricavano utili. Non solo. Le società, particolarmente attive nei settori delle costruzioni, del commercio di autoveicoli e di articoli per la casa, vengono utilizzate anche “per documentare alla Magistratura di sorveglianza la disponibilità a far lavorare presso di esse gli affiliati detenuti che chiedevano misure alternative alla detenzione”.
Nella certificazione delle attività illecite, di fondamentale aiuto per i Magistrati si sono rivelate, ancora una volta, quelle norme che qualcuno continua a vituperare: quelle concernenti la gestione dei collaboratori di giustizia e quelle che prevedono l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche ed ambientali.
Grazie a loro è stato possibile ricostruire molte vicende che hanno connotato l’attività criminale della Sacra Corona Unita e molte ancora ne saranno ricostruite nei prossimi giorni.
Ed è proprio questo - probabilmente - lo spunto più intrigante dell'operazione "Last Minute": quella di oggi appare soltanto una prima ondata di arresti indispensabile ad evitare che i maggiori referenti dell’organizzazione criminale possano correre ai ripari, sottraendo prove, beni e attività all’intervento delle forze dell’ordine e a porre un freno alla serie di “condotte criminali che interessano i diversi territori di influenza dei clan mafiosi della S.C.U. (basta ricordare tra tutti quello di Francavilla Fontana dove nel breve volgere di due mesi vi sono stati tre omicidi e due tentati omicidi)”.
Ore.Pi.
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