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Brindisi, Bilancio Comunale: il punto di vista dell'opposizione



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Brindisi, 30/12/2004

Bilancio Comunale: il punto di vista dell'opposizione

Nei giorni scorsi la maggioranza di centrodestra ha approvato il bilancio comunale. Lo ha fatto in tutta fretta e in perfetta solitudine, dimostrando di aver timore non soltanto di un dibattito serio e serrato con l'opposizione di centrosinistra, ma, più in generale, del confronto con gli stessi cittadini di Brindisi, che non hanno avuto alcuna possibilità di esprimere preventivamente le loro opinioni.
Da questo modo di fare il centrosinistra ha voluto prendere le distanze abbandonando anche fisicamente l'aula consiliare, per non dare il minimo avallo ad un comportamento politicamente non condivisibile e, sul piano amministrativo, assolutamente censurabile.
È nostra convinzione, infatti, che quando si arriva ad approvare il bilancio comunale, ogni cittadino debba essere messo nelle condizioni di partecipare alla sua formazione, perché è nelle sue speranze che con l'approvazione dello strumento contabile possa avviarsi un forte processo di recupero sul piano economico, sociale e culturale, in modo da dare un'impronta sempre più marcata e positiva all'identità della sua città.
Il bilancio, perciò, non può essere presentato come un'arida sequenza di numeri, alla meno peggio incolonnati, né essere considerato uno strumento riservato a pochi addetti ai lavori (magari solo al sindaco, agli assessori, a qualche consigliere di maggioranza e a pochi amici).
Il bilancio comunale, infatti, se è ben studiato e strutturato, influisce sulla vita di tutti i cittadini, perché non soltanto dà un'impronta forte alla collettività, ma stabilisce anche le priorità in tanti settori diversi: dagli aiuti sociali al turismo, alla scuola, alle opere pubbliche, alle opportunità economiche, culturali e, in definitiva, alla stessa qualità della vita.
Si può dire, insomma, che un bilancio è fatto bene, solo se è possibile rintracciare al suo interno lo spirito che lo anima e la volontà politica che lo sorregge. Altrimenti, esso non è che un sfilza di numeri ai più incomprensibili, mentre i suoi effetti, soprattutto quelli negativi, si faranno fortemente sentire su tutti i brindisini.
Si pensi, ad esempio, che ogni bambino che nascerà in questa città nel 2005 sarà subito tributario verso il comune di Brindisi di ben 145,68 euro solo per la tassa sulla spazzatura.
Il centrodestra, infatti, dopo aver aspramente criticato la precedente amministrazione non ha saputo rinunciare a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti continuando a far pagare ai cittadini per la raccolta rifiuti un tributo enorme e assolutamente sproporzionato rispetto al servizio dato.
Questo spiega perché il centrodestra ha blindato il bilancio comunale escludendo, da un lato, ogni forma di dibattito serio e di reale confronto con i cittadini e respingendo, dall'altro, ogni e qualsiasi emendamento presentato dalle opposizioni.
Eppure le proposte del centrosinistra tendevano a mettere rimedio ad alcune macroscopiche ingiustizie. Come, ad esempio, per il quartiere Sant'Elia, per il quale nel bilancio del centrodestra non vi è neppure un centesimo. Ma forse non è un caso, essendo questo l'unico Consiglio circoscrizionale guidato dal centrosinistra.
Rendere comprensibile a tutti il bilancio comunale, pertanto, è un dovere di chiunque si ponga lo scopo di ben governare una comunità, assolvendo a criteri di chiarezza, trasparenza e comunicazione.
Ma è proprio questa imprenscindibile esigenza di trasparenza e di chiarezza a rendere, a sua volta, imprescindibile la necessità di costruire il bilancio con il contributo di tutti.
Per questo motivo i gruppi di opposizione di centro sinistra hanno chiesto più volte al sindaco di procedere in maniera sia verticale che orizzontale, per mettere in moto percorsi di partecipazione e diffondere quanto più possibile la consapevolezza delle risorse a disposizione e, soprattutto, dei modi in cui saranno impiegate nei diversi settori della vita pubblica.
Sarebbe stata questa la maniera più immediata e diretta per costruire un bilancio partecipato, capace di raccogliere le vere istanze dei cittadini, della società, delle associazioni, dei sindacati, dei giovani, degli anziani, e trasformarle in cifre, in numeri, in capitoli, in grafici, in entrate e in uscite, che avessero un significato autenticamente democratico di apertura ai reali bisogni della comunità amministrata. Di tutta la comunità amministrata, senza escludere nessuno.
Di tutto ciò nulla è stato fatto. Il centrodestra aveva fretta, troppa fretta di arrivare primo al traguardo o di rispettare gli impegni presi non si sa bene con chi, anche a costo di non rispettare i tempi e i modi previsti dalla legge e dai regolamenti.
Non c'era nessuna urgenza che giustificasse una simile fretta, che ha spinto la maggioranza a presentare in Consiglio comunale delibere raffazzonate e non prive di errori.
Vi sono, infatti, fonti di entrata non indicate e non quantificate.
Vi sono piani di investimento senza copertura, poiché la parte affidata ai privata è prevista in modo approssimativo e, a volte, assolutamente improbabile.
Vi sono partecipazioni in aziende del Comune, che appaiono con sempre maggiore evidenza come fonti di perdita senza ritorno per la collettività amministrata, da cui bisognerebbe assolutamente uscire per non farle diventare il pozzo senza fondo dentro il quale si sprecano e si perdono i soldi dei cittadini contribuenti
Vi è un ridottissimo (quasi risibile) stanziamento per il turismo, che nei programmi del centrodestra, invece, dovrebbe rappresentare uno dei settori più qualificanti.
Vi è un rilevante stanziamento di fondi per la cultura, ma nessuno ancora sa per che cosa saranno impiegati. Speriamo solo che non siano poi spesi in tutta fretta e con troppo zelo (come quelli di Natale).
È a fronte di tutto questo che va interpretata la correttezza della decisione dell'opposizione di abbandonare l'aula al momento del voto sul bilancio.
Infatti, i gruppi consiliari dei D. S., della Margherita, di "Guadalupi per Brindisi", di "Noi Cittadini" e di Rifondazione Comunista ritengono che sia assolutamente prioritario e imprescindibile il rispetto dei criteri di trasparenza e di correttezza nella gestione dei conti pubblici e pretendono pari rispetto anche da parte di chi ha responsabilità di governo.
A questa legittima e sacrosanta richiesta il centrodestra ha risposto con l'arroganza dei numeri.
Vedremo quanto sapranno resistere sia i numeri della maggioranza sia quelli del loro bilancio.
Da parte nostra, nel confermare il nostro impegno nell'azione di controllo, di stimolo e di proposta politica al servizio della città, rivolgiamo a tutti i cittadini i nostri migliori auguri.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO Democratici di Sinistra - Margherita - "Guadalupi per Brindisi" "Noi Cittadini" - Rifondazione Comunista


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