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Brindisi, Forum: Piano di riordino attuato solo per la chiusura dei reparti



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Brindisi, 25/01/2005

Forum: Piano di riordino attuato solo per la chiusura dei reparti

Il Forum Ambiente Salute e Sviluppo ha inviato una lettera aperta al Presidente dell'Amministrazione Provinciale ed ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Brindisi lamentando che il Piano di Riordino Ospedaliero sia stato attuato solo nella parte relativa alla chiusura dei reparti.
Di seguito il testo in versione integrale:

Nell’agosto del 2002 la Regione Puglia, senza nessuna consultazione con gli Enti locali e con le organizzazioni sindacali e sanitarie, varò un Piano di Riordino ospedaliero che fu oggetto di molte contestazioni in diversi comuni della nostra provincia perchè prevedeva una cospicua riduzione di posti letto e la conseguente chiusura di reparti. Dopo animate proteste popolari nei Comuni più colpiti (Mesagne, San Pietro V., Ceglie e Fasano) il piano con piccoli aggiustamenti fu sostanzialmente confermato nel settembre successivo ed esattamente un anno dopo, nel settembre 2003, attuato per la parte relativa alle chiusure.
Il Piano però prevedeva l’istituzione di nuovi reparti come per esempio l’Oncologia, la Gastroenterologia, la Chirurgia Toracica e la Cardiochirurgia.
Quest’ultima oggetto di una petizione popolare che aveva raccolto ben 10.000 firme consegnate in Bari all’Assessore alla Sanità.
Un’attenta lettura del Piano di Riordino consente di rilevare che l’istituzione dei nuovi reparti non solo è subordinata all’autorizzazione Regionale ma anche alla dimostrazione da parte della AUSL interessata che l’apertura di nuove attività non comporterà oneri aggiuntivi per la Regione. In altri termini la AUSL deve dimostrare che i maggiori costi per personale, attrezzatura e quant’altro necessario al nuovo reparto sono coperti dal budget annualmente attribuitole. Ciò significa che l’Ospedale potrà vedere i nuovi reparti solo se si opereranno tagli in settori già operativi.
In accordo con questa logica i brindisini dovranno continuare a curarsi fuori provincia e fuori regione se non saranno ridimensionate le già inadeguate attività sanitarie esistenti. A chi crede poco alle collette benefiche quando si devono soddisfare diritti fondamentali come quello alla salute, sembra necessario invece che per portare qualità e quantità dei servizi e dei reparti ospedalieri della nostra provincia al livello delle altre province pugliesi, se non proprio a quello delle altre regioni, sono necessarie risorse supplementari che le comunità locali devono chiedere con forza al Governo Regionale e a quello Nazionale.
Per questo riteniamo opportuno che le Amministrazioni Comunali e l’Amministrazione Provinciale procedano all’avvio in modo coordinato di un tavolo con l’Ente Regione per il raggiungimento di questo scopo.
Noi che abbiamo sempre giudicato negativamente il piano di riordino ospedaliero riteniamo che almeno non sia attuato solo nella parte che prevede chiusura di reparti.

COMUNICATO STAMPA FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO


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