Brindisi, 02/04/2003
Antonino annuncia le dimissioni
La vicenda legata allo smaltimento dei rifiuti richiede una serie di precisazioni da parte del sindaco Giovanni Antonino.
"Il Comune di Brindisi - afferma Antonino - è l'unico ad aver rispettato pienamente la normativa per lo smaltimento dei rifiuti e tutte le disposizioni emanate in materia dai vari Commissari che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni. Il nostro Ente ha realizzato, infatti, tutti gli impianti previsti per legge per lo smaltimento dei rifiuti, utilizzando fondi pubblici e attuando ogni intervento necessario ad evitare possibili inquinamenti della criminalità organizzata (Ecomafia). Lo abbiamo fatto anche andando contro gli interessi di privati che invece erano stati fatti propri da più di qualche Commissario ad acta che era stato nomino per Brindisi. La tassa per lo smaltimento da noi applicata (46,7 lire) è stata la più bassa d'Italia. Ma per far fronte ai supporti operativi privati, agli oneri per lo smaltimento del percolato e all'accantonamento dei fondi necessari per la gestione post-mortem dell'impianto, nonché per l'ampliamento della discarica, avevamo concordato l'applicazione di una tariffa pari a 89 lire. I Comuni sono stati avvisati per tempo con un esplicito invito a sottoscrivere un nuovo contratto, tanto più perché le cifre vanno indicate in bilancio. Nonostante ben tre diffide, pochi Comuni hanno adempiuto in tal senso e questo ha determinato la necessità, per il Comune di Brindisi, di anticipare spese e di assumersi responsabilità improprie. Per questa ragione ieri abbiamo deciso il blocco del conferimento. Una linea dura che ha indotto 14 Comuni a dichiarare una formale adesione al nuovo piano tariffario, mentre solo sei Comuni non lo hanno fatto. A seguito della diffida del Presidente Fitto, però, il direttore della discarica ha autorizzato stamani il conferimento anche per i sei Comuni non disposti a sottoscrivere la nuova tariffa. In tal modo, oggi c'è chi paga una cifra e chi una di gran lunga inferiore, con la conseguenza che non si riusciranno a coprire i costi di gestione e non si potrà ampliare la discarica. Il tutto, anche per la mancata autorizzazione ad effettuare la sopraelevazione. E' paradossale che si assumano tali decisioni quando il sindaco risulta indagato, insieme a funzionari e tecnici, per tentata strage provocata dalla fuoriuscita del percolato (intanto il Comune investe risorse ingenti per il suo smaltimento), così come risulta indagato per diffamazione a mezzo stampa per il sol fatto di aver voluto agevolare il cammino della discarica pubblica. A questo punto, non ho più intenzione di assumermi responsabilità che non mi competono, tanto più perché sono stato privato dei poteri in materia. Domani, pertanto, presenterò le mie dimissioni al Prefetto ed al segretario generale. Dopo di che faremo un bilancio su ciò che avviene ed è avvenuto in una città e, più in generale, in un territorio refrattari al rispetto delle regole".
COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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