Brindisi, 05/02/2005
Presentata la rassegna teatrale “Giovani Talenti”
Prenderà il via lunedì 7 febbraio la rassegna teatrale “Giovani Talenti”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Brindisi e dal Teatro Pubblico Pugliese. Il programma è stato illustrato stamani in una conferenza stampa svoltasi nel Salone di Rappresentanza “Mario Marino Guadalupi” di Palazzo di Città, alla presenza del sindaco Domenico Mennitti, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Mauro D’Attis, del Presidente del Teatro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi e dell’attore-regista brindisino Maurizio Ciccolella.
La rassegna “Giovani Talenti”, unica nel suo genere in Puglia, prevede tre spettacoli fuori abbonamento, interpretati e diretti da attori pugliesi. Tre storie, tre letture, tre regie, tre interpretazioni, tre scuole di pensiero.
Ad aprire la rassegna, lunedì 7 febbraio, un riadattamento de “la Tempesta” di William Shakespeare, con un titolo volutamente in assonanza con l’orginale inglese: “The Temp-Est”. In scena, sul palco del Cinema Teatro Impero di Brindisi, il Gruppo Mòtumus di Brindisi, con Maurizio Ciccolella (che cura anche la regia), Sara Bevilacqua, Silvio Gioia, Espedito Chionna, Giuseppe Ciciriello, Onofrio Fortunato, Giuseppe Mazza e la partecipazione delle atlete dell’Associazione Ginnasta “Temese” di Brindisi. Il lavoro di Maurizio Ciccolella, giovane promessa del territorio, ha una forte connotazione di ricerca, pur nel rispetto dell’accademicità. Ricerca che propone nuovi percorsi di messa in scena che si caratterizzano per la forte dinamicità e comunicatività. “The Temp-Est”, attraverso una sintesi del testo, mette in risalto i temi del potere, dell’identità e della follia. L’attualità del tradimento e dei giochi di potere ha reso la messa in scena di notevole impatto emotivo. La Tempesta è una tempesta dell’anima: identità che si perdono per poi ritrovarsi.
“Ricercare la concretezza del dire sul palco, recuperando la dimensione del racconto. Tutto comincia quando i fatti sono già accaduti: è una retrospettiva che amplifica l’azione insita nelle parole. La regia esalta il gusto dell’ascolto; i personaggi riacquistano la propria anima”.
- Martedì 15 febbraio, spazio al dialetto barese con “Falene” di Andrej Longo, regia di Marcello Cotugno, con Totò Onnis e Paolo Sassanelli. Due ignavi si muovono nel limbo della cita, cercando confusamente di afferrarne il senso. Il testo viene recitato in barese, ma potrebbe essere qualunque dialetto: dietro le parole di Enzo e Tonino si cela un disagio esistenziale comune, incolmabile.
“Due amici quarantenni che si incontrano un giorno, di sera, per strada. Parlano del più e del meno. Ma non è una sera come le altre, questa. Hanno un appuntamento con qualcuno, un appuntamento che dovrebbe finalmente permettere loro di cambiare vita e realizzare il sogno mai celebrato”.
- Lunedì 28 febbraio, un grande testo sull’emigrazione, premiato alla Camera dei Deputati per l’alto valore civile e la straordinaria interpretazione: “Italiani: Cingali! Parte prima: minatori in Belgio” di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta, interpretato e diretto dallo stesso Perrotta. Il chi siamo e chi eravamo nel viaggio di un’auto per le strade polverose di un ipotetico Salento. Non importa che contrada sia. Gli italiani sono proprio lì e Perrotta li guarda e racconta….
“Cincali, cioè zingari!Così credevano di essere chiamati gli italiani emigrati in Svizzera.. In un luogo non luogo, ma certamente pugliese, un’auto gira in cerca di testimonianze da raccogliere. Ecco trovato un postino che racconta aneddoti e storie intorno all’emigrazione. “Eppure il Sud è tutto uguale, non hai bisogno di sapere dove qualcuno ha preso le valigie ed è partito: basta entrare in un bar, un bar della provincia e chiedere….”.
Tutti e tre gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 nel Cinema Teatro Impero di Brindisi al costo unico di cinque euro.
“Un prezzo molto ridotto – ha sottolineato il sindaco Domenico Mennitti – voluto soprattutto per incentivare l’ingresso ai ragazzi delle scuole medie superiori cittadine. In questo periodo, infatti, stiamo promuovendo la rassegna “Giovani Talenti” nelle scuole, proprio perché si tratta di prodotti giovani creati da giovani. Non solo. Il primo degli appuntamenti, “The Temp-Est”, è di una compagnia tutta brindisina. Pertanto, è giusto darne il risalto che merita. Più in generale, per ciò che riguarda la stagione di prosa, posso anticipare che contiamo di riaprire presto il Nuovo Teatro Verdi. A tale proposito, il Comandante dei Vigili del Fuoco ha incontrato il progettista incaricato delle opere, con il quale sono stati chiariti i problemi da affrontare. Possiamo, quindi, affermare che andiamo incontro alla definizione del progetto, pur non essendo ancora in grado di stabilire i tempi esatti”.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi ha annunciato anche l’inserimento di altri due spettacoli nell’ambito del programma della stagione di prosa 2004-2005.
“Il tutto – ha detto – a costo zero per l’Amministrazione Comunale”. Si tratta del musical dell’anno, “Il fantasma dell’opera”, il capolavoro del romanzo di Gaston Lerouc e la regia di Andre’ De La Roche, coreografo e regista corso-vietnamita cresciuto artisticamente a Broadway.
Nel rispetto della migliore tradizione del teatro musicale (da Monteverdi a Broadway), qui si cerca di limitare il parlato a favore del canto e della musica. Accanto a brani originali di autori italiani, una serie di ammiccanti citazioni da Bach, Mozart e Beethoven. E la figura trasversale di un autore-narratore (Leroux in persona) serve a suturare le vorticose sequenze di questa avventura mozzafiato, guidando il pubblico fra le trappole e i giochi di prestigio del fantasma più applaudito del mondo. L’appuntamento è per giovedì 10 febbraio.
Il 21 marzo, invece, sarà la volta di “Nord e Sud”, di Gianfranco Jannuzzo e Renzino Barbera e la regia di Pino Quartullo. Un lavoro costruito proprio sui luoghi comuni che affliggono “polentoni” e “terroni”, per sfatarli e dimostrarne l’appartenenza ad un unico popolo. L’intento è di scherzare, esorcizzandoli, sui difetti di noi meridionali: indolenti, pigri, fatalisti, sognatori, contrapposti per tradizione ai nordici: efficienti, lavoratori, produttivi, pragmatici.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
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