Brindisi, 14/02/2005
Assindustria critica l'economista Viesti
In un momento così complesso della vita economica dell’area brindisina in cui sentiamo tutti il peso dello sforzo coralmente compiuto – pur nella dialettica delle varie posizioni - dalla comunità locale, dalle sue istituzioni e dai soggetti del partenariato sociale per rilanciare un processo di crescita che valorizzi sino in fondo i punti di forza del nostro sistema produttivo aggiungendone anche di nuovi, non credo che giovi al lavoro comune la schematicità di certe analisi sulla nostra economia e sulla nostra industria contenute in una recente pubblicazione di Gianfranco Viesti intitolata Le tessere e il mosaico edito dalla Laterza di Bari.
Infatti, per quanto attiene a Brindisi, viene così riportato: “La situazione di Brindisi (città e immediati dintorni) è più preoccupante. Alla siderurgia tarantina corrisponde infatti la chimica brindisina: con effetti per molti versi simili, dallo scarso sviluppo dell’impresa locale al gravissimo impatto ambientale, ma con prospettive più oscure, stanti le difficoltà e le chiusure recenti di alcuni impianti. Complessa anche la situazione del polo energetico brindisino. Fortunatamente vi è un’interessante presenza di stabilimenti aeronautici, ma con scarsi legami con il territorio.”
L’intenzione dell’autore è senz’altro lodevole, volendo egli offrire agli amministratori pugliesi qualche ipotesi di governance per i prossimi anni di un sistema produttivo molto articolato come quello regionale.
Ma quando la proposta è preceduta da un’analisi povera e, soprattutto, incapace di cogliere anche per la nostra zona quelli che sono – e dovranno restare - i pilastri del nostro sistema di produzione e cioè chimica avanzata, produzione energetica ecocompatibile e industria aeronautica con i loro indotti, allora si può dire che anche i lodevoli propositi di Viesti purtroppo si vanificano.
L’autore del volumetto parla infatti di prospettive “oscure” della chimica a Brindisi - di cui peraltro non specifica l’articolazione produttiva costituita da grandi impianti come quelli della Polimeri Europa, della Basell, della ExxonMobil e dell’Aventis con il loro indotto – e non dice in particolare se è d’accordo o meno con la difesa e la valorizzazione di quel comparto nè suggerisce alle Autorità competenti linee conseguenti di intervento.
La situazione poi del polo energetico viene da Viesti definita “complessa”, senza approfondimenti e proposte.
Brindisi oggi è uno dei maggiori poli energetici europei grazie alla presenza sul suo territorio di centrali di grandi gruppi nazionali che alimentano un vasto indotto di aziende edili, meccaniche ed impiantistiche, e di servizi. Viesti, purtroppo, tutto questo lo ignora.
Per il settore aeronautico – di cui pure l’autore apprezza l’attività, senza specificarne tuttavia le aziende che lo caratterizzano – viene ignorata però la presenza dell’indotto che è, lo vogliamo dire con forza e con orgoglio, uno dei vanti della nostra industria, che vede imprenditori locali costituire un punto di riferimento anche per il futuro insediamento dell’Alenia a Grottaglie.
Con finalità esclusivamente costruttive, proponiamo al Prof. Viesti un maggior raccordo con il nostro territorio, in modo da fornire un contributo di analisi e di proposte, che sarà sicuramente apprezzato, in considerazione del prestigio professionale di cui egli gode.
COMUNICATO STAMPA ASSINDUSTRIA BRINDISI
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