Brindisi, 15/02/2005
Errico: Ricerca e Università sono "elementi prioritari"
In merito alle iniziative promosse dall’Assindustria di Brindisi sono utili alcune riflessioni e convincimenti che sono alla base ed a supporto dei progetti che l’Amministrazione provinciale ha intrapreso.
Parlare di Università e Ricerca non vuol dire parlare solo di un segmento del sistema produttivo territoriale; parlare di ricerca e università significa parlare della nostra provincia, del suo futuro e quindi del ruolo che devono avere le politiche pubbliche rivolte alla crescita del sapere.
Noi abbiamo riversato questo convincimento nel programma elettorale e nella azione di Governo provinciale dedicando in questi sei mesi energie e risorse significative per giungere all’obiettivo oggi condiviso anche da Assindustria.
Ciò lo abbiamo fatto convinti che non siano i meccanismi di mercato gli strumenti migliori per garantire sviluppo e coesione sociale, e che in questi meccanismi non siano le imprese a detenere il monopolio del saper fare e saper programmare.
In linea generale riteniamo che sia necessario aumentare l’offerta pubblica di sapere con l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle crescenti disuguaglianze delle persone, rivitalizzando le fonti stesse dell’innovazione economica e produttiva.
Questa è la condizione fondamentale per crescere economicamente e socialmente all’interno dell’economia globale della conoscenza.
Per rilanciare la ricerca è quindi d’obbligo, per noi brindisini, ripartire dalla Cittadella della Ricerca puntando a creare condizioni che garantiscano una maggiore attrattività di nuovi investimenti e la certezza di difendere la permanenza degli esistenti.
In tale logica si è proceduto in questi mesi puntando a superare, con il sostegno delle Università e degli Enti pubblici di ricerca, una situazione di profonda difficoltà.
Spiace che negli anni precedenti non si sia colto l’allarme lanciato sulle occasioni che il territorio rischiava di perdere, anche a causa dell’indebolimento del Pastis, che avrebbe gioco forza determinato una difficoltà complessiva per il sistema della ricerca.
Basti pensare a come le risorse per la realizzazione dei distretti tecnologici, stanziate nel maggio 2003, abbiano tagliato fuori Brindisi. Il risultato è che oggi le risorse stanziate due anni fa dal Ministero approdino verso lidi non brindisini a vantaggio di territori ed entità che hanno beneficiato nell’assistere alla consunzione del Parco Scientifico.
L’Amministrazione provinciale è quindi non solo determinata a rilanciare il sistema della ricerca, ma ne fa un elemento prioritario della sua azione.
Noi abbiamo già individuato le necessità evidenziate da Assindustria, tant’è che abbiamo già indicato analiticamente nella proposta di accordo di programma gli investimenti che urgono e che sono appunto quelli contenuti nel documento di Assindustria. Non può comunque che farci piacere trovare nuovi compagni di strada che finalmente condividono le proposte dell’Amministrazione provinciale.
Tuttavia è opportuno chiarire che i contributi che necessitano oggi vanno al di là di quanto già sappiamo e di quanto stiamo già facendo per trovare risposte utili sulle forme gestionali e sugli investimenti infrastrutturali.
Ora è giunto il momento di ridare nuovo respiro alle imprese operanti nella cittadella e di rilanciare il Pastis attraverso soluzioni non di tipo logistico, già note e affrontate dalla Provincia di Brindisi, ma di tipo contenutistico. A ciò stiamo lavorando con Università e centri di ricerca pubblici, ed è in tale quadro che ci attendiamo i contributi di Assindustria.
Il presidente
Michele Errico
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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