Bari, 16/02/2005
Rigassificatore: la Regione supporta Provincia e Comune
Il Consiglio Regionale, come ultimo atto dell'assise, ha discusso la "Mozione Dipietrangelo, Pepe, Lomelo, Frisullo, Potì, Valente, Losappio, Pisicchio del 21/09/04 " presentata relativamente alla "Localizzazione a Brindisi dell'impianto di rigassificazione della 'BG ITALIA s.p.a.'".
La mozione, modificata in due capi rispetto alla versione originaria, è stata approvata all'unanimità.
Di seguito il testo integrale della mozione approvata:
PREMESSO che il nuovo consiglio provinciale ed il nuovo Consiglio comunale di Brindisi, dopo un intenso ed impegnativo dibattito, che ha coinvolto anche l’intera società brindisino, si sono pronunciati all’unanimità circa la incompatibilità della scelta di localizzazione dell’impianto di rigassificazione con le ipotesi di sviluppo che autonomamente le rispettive amministrazioni locali intendono perseguire;
CONSIDERATO che tale scelta mette in discussione l’iter amministrativo e procedurale avviatosi con la conferenza di servizi convocata dal Ministro delle Attività Produttive e conclusasi con la emanazione del decreto autorizzativo del 21 Gennaio 2003;
CONSIDERATO ALTRESI’ che la scelta di localizzazione a Brindisi dell’impianto di rigassificazione proposta da “BG Italia Spa” aveva ricevuto l’assenso, oltre che dalla Provincia e del Comune di Brindisi, anche della Regione Puglia e del Governo nazionale;
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
a) istituire un tavolo di lavoro tra Regione, Provincia di Brindisi e Comune di Brindisi per esaminare i dati tecnici ed ambientali a supporto delle nuove scelte dei pronunciamenti dei Consigli Provinciale e Comunale;
b) ad informare il Governo nazionale della volontà del Consiglio Provinciale e Comunale di Brindisi e del percorso intrapreso con la Regione;
c) a riconsiderare, insieme alla Provincia ed al Comune di Brindisi le scelte adottate per ridefinire un nuovo sviluppo di un territorio che in maniera forse eccessiva si è fatto carico nel corso degli anni di esigenze industriali e produttive di carattere nazionale al tal punto di diventare “area ad alto rischio ambientale”;
d) ad accelerare tutte quelle iniziative necessarie per bonificare e risanare l’area industriale ed il porto di Brindisi;
e) ad utilizzare, d’intesa con il Comune e la Provincia di Brindisi, tutti gli strumenti e le risorse disponibili per venire incontro alle emergenze occupazionali ed ambientali più volte evidenziate per il territorio brindisino.
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