Brindisi, 17/02/2005
Cgil: Guglielmo Epifani al convegno su "Lo sviluppo che vogliamo"
Il segretario nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha partecipato stamane al convegno “Lo sviluppo che vogliamo…” organizzato dalla CGIL di Brindisi.
Presenti, presso il cinema Eden, il segretario provinciale della Cgil, Leo Caroli, il sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, il presidente dell'Amministrazione provinciale, Michele Errico, e l'ex magistrato presidente emerito di Cassazione, Michele Di Schiena.
Leo Caroli ha aperto il convegno descrivendo il modello di sviluppo del territorio provinciale che la Cgil si pone come obiettivo: modernizzazione dell’esistente, valorizzazione delle vocazioni del territorio, rispetto dell’ambiente, sicurezza sui luoghi di lavoro, innovazione e ricerca.
Caroli ha posto l'accento su quanto la visione dell'organizzazione sindacale sia condivisa dalle amministrazioni locali e dai movimenti ambientalisti.
Epifani ha, invece, puntato il dito sulle responsabilità governative: "Diciamo da tempo che con questa politica del governo è impossibile programmare lo sviluppo del territorio". In merito alla crisi in cui versa il territorio brindisino ha sottolineato come esemplificativa la questione rigassificatore le cui istanze tese alla riconsiderazione dell'insiediamento, pur trovando massima sinergia tra gli organismi territoriali e la volontà popolare, vengono puntualmente disattese dal governo centrale.
Hanno poi ricevuto ampia eco nazionale le affermazioni riguardanti l'atteso decreto legge sulla competitività: "il Paese è sostanzialmente fermo - ha sostenuto Epifani - e questo vuol dire che ci sono troppi problemi da risolvere. Tante crisi, tanta disoccupazione, investimenti che mancano, tante zone che non riescono a riprendersi e il governo non ha fatto, fino ad ora, sostanzialmente nulla". "Il governo - ha continuato - aveva promesso un intervento sulla competitività in due settimane, è passato un mese e mezzo e non sappiamo a che punto sta. Mancano le risorse ed oggi è difficile fare una politica degli ammortizzatori sociali, una politica degli investimenti, una politica sulla ricerca, sulle infrastrutture. Senza risorse è impossibile, nella situazione del mercato di oggi, fare qualcosa di importante per favorire lo sviluppo".
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