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Brindisi, Presentata il progetto Distripark



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Brindisi, 18/02/2005

Presentata il progetto Distripark

Stamani, nel Salone di Rappresentanza “Mario Marino Guadalupi” di Palazzo di Città, si è svolta una conferenza stampa in cui è stato presentato lo studio di fattibilità per la realizzazione di un Distripark nell’area portuale di Brindisi.
All’incontro hanno preso parte il sindaco Domenico Mennitti, l’assessore alla Programmazione Economica Giorgio Caiulo, il presidente dell’Assindustria Massimo Ferrarese, il presidente della Camera di Commercio Salvatore Tomaselli, il Presidente dell’Autorità Portuale Luigi Giannini e gli esperti di “Sviluppo Italia”, i quali hanno presentato i risultati della fase di approfondimento della fattibilità economico-finanziaria dell’intervento.
Il sindaco Mennitti ha introdotto i lavori, spiegando che l’incontro odierno era finalizzato ad illustrare lo stato dei lavori in merito allo studio di fattibilità per la realizzazione del Distripark nel porto di Brindisi.
“Il Distripark – ha affermato il primo cittadino – è una piattaforma logistica che funge da elemento di interscambio fra differenti metodi di trasporto, nonché da anello di congiunzione fra industria e servizi, con strutture di stoccaggio, di distribuzione, di assemblaggio, di confezionamento e di controllo di qualità delle merci. Non solo.
Il Distripark è destinato anche a divenire centro di eccellenza per la gestione delle informazioni che permetta di relazionare efficacemente i produttori, i centri di distribuzione ed i clienti. Il tutto, al fine di ridurre gli stock delle scorte e per gestire ogni altra forma organizzativa in grado di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi utili all’impresa”.
Il presidente dell’Autorità Portuale Luigi Giannini, invece, ha affermato che “con lo studio di fattibilità, l’Authority ha voluto verificare con una apposita indagine, oltre alla effettiva fattibilità tecnica, ambientale, istituzionale ed economico-finanziaria per la realizzazione della piattaforma, anche l’adesione all’iniziativa delle industrie locali, degli operatori portuali e delle imprese logistiche locali, nazionali ed internazionali, in relazione all’effettivo bisogno di concentrare le operazioni in un’area, prossima al porto di Brindisi, perfettamente attrezzata, dimensionata ed accessibile ai vettori stradale e ferroviario. Non solo.
L’opportunità di realizzare un Distripark a Brindisi nasce anche dalla posizione geografica della città, posta all’incrocio del Corridoio Adriatico e del Corridoio Paneuropeo 8 che, in connessione alla ripresa dell’ economia e della conseguente espansione dei mercati Balcanici e degli Stati dell’ex Unione Sovietica, pone l’iniziativa al centro di uno interessante scenario di sviluppo”.
La realizzazione del Distripark rientra nel Piano Operativo Triennale dell’Autorità Portuale di Brindisi ed è finalizzata ad avviare nuove opportunità, connesse alla realizzazione della struttura logistica, in grado di creare valore aggiunto alle attività portuali e al territorio. L’obiettivo del Distripark è quello di offrire, in forma congiunta, servizi logistici ad alto valore aggiunto – anche connessi ai servizi terminalistici – in linea con le merci in transito, al fine di inserire il porto di Brindisi nello scenario internazionale delle piattaforme logistiche, in fase di profonda ristrutturazione ed evoluzione, ma anche di ampliare l’offerta di servizi per meglio raccordare i diversi segmenti della logistica del trasporto a quelle della logistica a servizio dell’impresa. Il tutto, sia per le merci locali che per quelle di transito.
Come ha spiegato il responsabile di “Sviluppo Italia”, dottor Paolo Di Nola, “sono state pensate due ipotesi realizzative del Distripark che coinvolgono due aree distinte, denominate “Zona 2” e “Zona 3” La prima ipotesi (zona 2) prevede l’installazione dell’opera in un’area di 180 ettari ad est del centro abitato di Brindisi e a sud della zona industriale, delimitata a nord dallo stabilimento Enichem , ad ovest dal nastro trasportatore della centrale Enel di Cerano, a sud dalla Strada Villanova che collega la parte meridionale di Brindisi con la costa e ad est dall’area naturale protetta di Salina Punta della Contessa. La seconda area (Zona 3), invece, che si estende per 140 ettari, è posta interamente in zona agricola ed è ubicata a sud della ‘Zona 2’ e, rispetto a quest’ultima, si pone in una completa comparabilità tecnico-realizzativa proprio per le sue caratteristiche morfologiche e per la sua congruenza rispetto alla possibilità di realizzare lo scalo merci di Brindisi nella stazione di Tuturano”.
La realizzazione dell’intera opera è stata prevista in due tranche separate, al fine di garantire una maggiore facilità di costruzione ed anche per verificare le effettive necessità ed, eventualmente, un più corretto dimensionamento del primo intervento. Le opere a servizio dell’intera area (viabilità stradale, viabilità ferroviaria, zona verde) saranno, però, realizzate interamente nel primo stralcio funzionale di lavori. Riguardo l’aspetto economico-finanziario, la realizzazione del Distripark prevede un costo di investimento totale pari a circa 265 milioni di euro, comprensivo sia del primo che del secondo intervento. La quota di finanziamento pubblico sarà pari a 60 milioni di euro.
“L’idea – ha affermato il responsabile di Sviluppo Italia - è quella di utilizzare una società mista, a partecipazione pubblico-privato, per la realizzazione dell’opera, in virtù di una maggiore remunerazione dell’investimento, soprattutto perché, a differenza dell’alternativo strumento della ‘concessione di costruzione e gestione’, la società mista non deve sottostare a limitazioni di ordine temporale imposte dall’attuale dettato normativo della Legge Merloni. In tal modo, l’investimento verrà sfruttato economicamente per un periodo di tempo più ampio. Si è ipotizzato, infatti, un arco temporale di 50 anni”.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI


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