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Roma, Crisi ambientale: interrogazione della Sen. Stanisci



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Roma, 23/02/2005

Crisi ambientale: interrogazione della Sen. Stanisci

La Senatrice dei Ds, Rosa Stanisci, ha inviato una Interrogazione a risposta scritta al Ministro Per Le Attivita' Produttive, al Ministro Dell'ambiente e del Territorio ed al Ministro della Salute relativamente alle problematiche ambientali del'larea di Brindisi.
Di seguito riportiamo integralmente il testo dell'atto parlmantare

Premesso che:
- il territorio della provincia di Brindisi, già dichiarato ad elevato rischio di crisi ambientale a causa dei notevoli impatti negativi prodotti per lungo tempo soprattutto dalle attività connesse all'industria chimica ed energetica è stato interessato da un approfondito studio effettuato dall'ENEA. Questo studio è stato finalizzato all'elaborazione e successiva approvazione del piano di disinquinamento per il risanamento dell'area di Brindisi, all'interno del quale sono stati fissati tra i diversi obiettivi da raggiungere, anche i limiti massimi complessivi di sostanze inquinanti da emettere in atmosfera, ritenuti prudenzialmente compatibili con l'ambiente;
- negli ultimi anni, a seguito delle scelte effettuate dal Governo Nazionale di incentivare la produzione di energia elettrica attraverso una politica di liberalizzazione, peraltro non pianificata, i siti già interessati dalla presenza di grandi impianti energetici hanno visto aumentare in modo considerevole la capacità produttiva attraverso l'installazione di nuove centrali e l'aumento della potenzialità produttiva di quelle esistenti come avvenuto a Brindisi;
- a seguito di tali scelte, negli ultimi periodi si è registrato un notevole aumento delle quantità di emissioni inquinanti prodotte dall'esercizio delle tre centrali termoelettriche di Brindisi, in presenza peraltro di una scarsa o quasi inesistente rete pubblica di monitoraggio per il controllo delle sostanze inquinanti dell'atmosfera e delle polveri emesse durante la movimentazione dei circa 7-8 milioni di tonnellate annue di carbone utilizzate per l'esercizio di dette centrali;
- inoltre, il territorio di Brindisi, privo ancora di un adeguato sistema di monitoraggio della qualità dell'aria, nonostante le notevoli risorse finanziarie già impegnate dallo Stato e dalla Regione Puglia, risulta completamente sprovvista di qualsiasi sistema di misurazione delle dannosissime polveri sottili e dal piombo presenti in atmosfera. Per questi micro inquinanti in tante città italiane è stato limitato il traffico stradale. La Commissione Europea, a seguito dell'accertamento della mancata misurazione di tali inquinanti, in diversi momenti ha richiamato l'attenzione del Governo italiano sul rispetto delle direttive concernenti i valori limiti di qualità dell'aria, specie in relazione all'esercizio della centrale termoelettrica di Brindisi Nord e del Petrolchimico;
- sulla base dei soli dati delle emissioni degli inquinanti gassosi misurati dalle stesse società titolari delle centrali (ENEL ed EDIPOWER), il Presidente della Provincia di Brindisi, nei giorni scorsi ha lanciato un preoccupante allarme sui continui e reiterati superamenti dei limiti imposti dalla normativa vigente e registrati per diversi giorni negli ultimi mesi del 2004 relativamente agli ossidi di azoto, ossido di carbonio e polveri;

in merito a quanto sopra esposto si chiede ai Ministri competenti quali urgenti provvedimenti si intendono adottare al fine di:
- garantire per le centrali termoelettriche ubicate sul territorio di Brindisi un esercizio compatibile con i limiti di emissioni massiche complessive assunte come obiettivi di riferimento nel piano di disinquinamento dell'area ad elevato rischio di crisi ambientale di Brindisi, di cui al DPR 23/04/1998;
- garantire il pieno ed incondizionato rispetto dei valori limiti di emissione stabiliti dalle norme vigenti in ogni momento dell'attività di produzione da parte delle società titolari delle predette centrali termoelettriche;
- dotare le pubbliche amministrazioni preposte al controllo delle attività connesse all'esercizio delle centrali, di un efficiente ed idoneo sistema di controllo della qualità dell'aria a garanzia delle condizioni per una efficace tutela dell'ambiente e della salute pubblica già fortemente compromesse.
Sen. Rosa Stanisci
Roma 22 febbraio 2005

COMUNICATO UFFICIO STAMPA SEN. STANISCI


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