Brindisi, 24/02/2005
Mennitti: Mediterre è un'occasione di confronto sulle politiche di sviluppo
Brindisi ospita, dal 3 al 6 marzo, nel piazzale Lenio Flacco, la terza edizione di Mediterre, manifestazione organizzata dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia in collaborazione con l’omologo Ministero, Federparchi ed il Comune.
Mediterre è ormai un appuntamento annuale che propone dalla Puglia il tema fondamentale della salvaguardia della salute dei cittadini attraverso la tutela dell’ambiente, coinvolgendo in questo impegno tutti i Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo.
“Ospitare un’iniziativa così interessante – dichiara il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti – è sempre motivo di soddisfazione; a Brindisi però la tutela dell’ambiente suscita sensibilità accentuate perché la percezione della pubblica opinione è che in anni recenti l’attenzione alla salute del cittadino sia stata posta in seconda fila rispetto all’esigenza dello sviluppo, soprattutto industriale, che si avvale del sostegno, in qualche caso strumentale, di una disperata domanda di lavoro. Al fine di evitare che la scienza s’impegni ad allungare la vita degli uomini e che questi, a loro volta, si adoperino a renderla disagiata, prende forza la ricerca di un punto di sintesi fra le due esigenze rappresentate.
A Brindisi, nella cornice di uno splendido porto e di un’area industriale prevalentemente occupata da insediamenti che producono chimica ed energia, si incontrano per quattro giorni personalità del mondo politico, imprenditoriale e scientifico di 23 paesi per mettere a confronto le loro diverse esperienze e verificare se è possibile cogliere il punto di equilibrio fra due vocazioni fondamentali del genere umano: produrre e al tempo stesso evitare che il lavoro si traduca in una sorta di involontaria, talvolta inconsapevole, aggressione alla salute.
Il confronto avverrà sulle politiche dello sviluppo economico in una fase che sta sconvolgendo vecchi equilibri ed aprendo nuove frontiere.
L’irruzione sul mercato produttivo di molti paesi cosiddetti di nuova industrializzazione pone problemi che investono conoscenza e infrastrutture, organizzazione e costo del lavoro, politiche insomma, strumenti per incidere anche sui flussi migratori dei lavoratori, che qualcuno individua con qualche apprensione come occasioni nuove di scontro o di collaborazione fra i popoli”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
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