Brindisi, 26/02/2005
Saccomanno presenta Mediterre 2005
Si avvicina sempre più la data del 3 marzo, giorno previsto per l’inaugurazione di “Mediterre”, la Fiera dei parchi e delle aree naturali protette, che si svolgerà a Brindisi sino al 6 marzo. Gli alberghi del Brindisino hanno già registrato il “tutto esaurito”, mentre la città è pronta ad ospitare il più grosso evento dell’anno. All’edizione 2005 di “Mediterre”, che farà di Brindisi la Capitale del Mediterraneo per quattro giorni, parteciperanno ospiti e delegati di ben 23 nazioni.
“Mediterre – dichiara l’assessore regionale all’Ambiente Michele Saccomanno - giunta alla sua terza edizione, ha consolidato la sua esperienza, divenendo il più importante appuntamento dedicato ai parchi e alle aree protette del Mediterraneo.
Nata per favorire rapporti di scambio e collaborazione tra i diversi soggetti interessati a vario titolo alla loro gestione e promozione, la fiera delle aree naturali protette è dedicata quest’anno ai “mutamenti ambientali e flussi migratori”.
L’ambiente naturale del Mediterraneo, un’area vastissima che già comprende grande varietà di eco-sistemi, è stato profondamente alterato e il rischio che i mutamenti climatici in corso possano rendere invivibili molte regioni della Terra è ormai sempre più concreto.
E Mediterre, quest’anno, si è assunta il compito di analizzare proprio la critica situazione climatica e ambientale dell’ecoregione mediterranea, considerandola come un’unica entità.
Tantissime le iniziative in programma: eventi scientifici, momenti d’informazione, attività didattiche, dibattiti a tema, convegni, tavole rotonde, workshop, seminari, forum letterari, spettacoli e degustazioni in una cornice di particolare rilievo come Brindisi, storicamente porta d’Oriente nel Mediterraneo, propaggine d’Europa, crocevia di civiltà e storia.
Mediterre sarà, inoltre, occasione per sensibilizzare comportamenti ecologicamente più sostenibili e dare forza alle azioni realizzate per la tutela dell’ambiente.
Una quattro giorni in cui sarà lanciato un forte segnale per limitare i danni sull’ambiente sia a livello locale che globale”.
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