Brindisi, 27/02/2005
Mediterre 2005, Fusilli: esalta ruolo e funzioni dei parchi italiani
“Mediterre costituisce ormai un evento centrale nel calendario delle attività culturali che hanno come oggetto la gestione dei fattori ambientali”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Ufficio stampa di Mediterre che riporta, a firma di Matteo Fusilli, presidente nazionale di Federparchi, l’intervento di presentazione dell’evento fieristico internazionale programmato a Brindisi dal 3 al 6 marzo. La rassegna è solamente alla terza edizione eppure è già attesa, in Italia e all’estero, come un appuntamento indispensabile, tanto per gli incontri e gli approfondimenti che propone quanto per le relazioni che favorisce.
Per Matteo Fusilli la scommessa organizzativa su Brindisi è stata già vinta, ma ritiene che quella culturale stia registrando successi ancora maggiori.
“Grazie a Mediterre – afferma Fusilli - i parchi sono oggi ben diversamente conosciuti e ad essi si guarda non più come a soggetti isolati e dai compiti settoriali, ma come ad elementi connettivi di reti ampie e di politiche unitarie, in grado di contribuire a produrre effetti positivi anche per regioni molto estese. Il valore dei parchi, e della loro cooperazione, come risorsa essenziale nella sfida per la sostenibilità nel Bacino del Mediterraneo, è apprezzato da un grande numero di cittadini e riconosciuto dalla generalità delle istituzioni.
Gli argomenti affrontati nelle edizioni di Bari e Otranto, le proposte lì scaturite, hanno trovato una generale attenzione in occasione di consessi internazionali e sono divenuti oggetto di risoluzione nell’ambito del recente Congresso Mondiale della Conservazione di Bangkok. Così è stato per le questioni della biodiversità come per l’ipotesi di un programma per le montagne del Mediterraneo; così è stato, soprattutto, per l’idea della creazione di una organizzazione che unisca stabilmente i parchi del Bacino e indichi per essi strategie comuni e piani d’azione coordinati.
Su questa strada l’appuntamento di Brindisi e la scelta di affrontare in concreto temi essenziali per l’assetto ambientale dell’area – come si può apprezzare dal programma che qui è presentato - promette di favorire ancora molti passi avanti. Tutto vi deve concorrere: spinta ideale, conoscenze scientifiche, connessioni istituzionali, lavoro sul campo.
A tutto Mediterre offre occasione di piena espressione, esaltando ruolo e funzioni che i parchi italiani rivendicano e a cui assolvono con orgoglio e ambizione.”
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