Brindisi, 01/03/2005
Mediterre 2005 come volano per la Federazione dei Parchi del Mediterraneo
Una delle più alte concentrazioni di aree protette del mondo sta nel Mediterraneo.
Oltre 500 parchi e molte migliaia di riserve naturali che costituiscono un patrimonio straordinario. Mettere insieme questa ricchezza inestimabile di diversità biologica, di varietà di ecosistemi e di numero di endemismi è la sfida che Federparchi vuole lanciare da Mediterre 2005.
“Le difficoltà che il Bacino del Mediterraneo presenta dal punto di vista dei problemi ambientali – dichiara Matteo Fusilli, presidente di Federparchi – costituiscono per noi una vera e propria sfida rivolta ai governi, al mondo della ricerca, alle amministrazioni, alle imprese e alle associazioni. Queste stesse difficoltà ci impongono soluzioni originali sia sul piano politico che di relazioni e di gestione.
Dobbiamo proporci, tutti insieme, l’obiettivo ambizioso di coniugare il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni con una riduzione nel consumo di risorse naturali e ambientali, in modo tale da raggiungere una completa e sicura sostenibilità sul lunghissimo periodo.
Su questa strada – specifica Fusilli – già molto è stato messo in divenire da parte di Stati, organismi internazionali, associazioni. Singole autorità vi hanno investito notevoli quantità di energie e di risorse finanziarie, scientifiche e umane ed hanno già ricavato i primi benefici che vanno oltre i confini delle aree stesse e che possono diventare utili esperienze su un piano più generale per la gestione di problemi complessi.
La collaborazione più stretta e permanente e un collegamento diretto tra gli enti gestori delle aree protette potrebbero – annuncia il presidente di Federparchi – dare vita ad una Federazione dei Parchi del Mediterraneo, un’organizzazione con caratteristiche politiche di indirizzo e di promozione che metta in atto tutte le azioni comuni tra i soggetti aderenti, rivolte al sostegno della collaborazione tra aree protette o reti di aree protette, dei Paesi del Mediterraneo e alla promozione della cooperazione tra i paesi delle due sponde geografiche.
“L’auspicio – dice in conclusione Matteo Fusilli – è che Mediterre 2005 possa funzionare da volano per la proposta, sia alla comunità internazionale, sia agli organismi competenti, della nascita di politiche specifiche su scala mediterranea e di un luogo di sostegno e valorizzazione del ruolo di avanguardia e di sperimentazione delle aree protette dell’intero Bacino”.
COMUNICATO STAMPA FEDERPARCHI
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