Brindisi, 05/03/2005
Mediterre: Oltremare i laboratori didattici
Più di 2.000 studenti provenenti da tutta l’Italia hanno preso parte ai laboratori didattici di “Oltremare”, organizzati dal Centro di esperienza di Torre Guaceto nell’ambito della terza edizione di Mediterre. Per tre giorni, dal 3 al 5 marzo, gli studenti delle scuole ogni ordine e grado, hanno potuto condividere a Brindisi esperienze vive di comunicazione, di confronto e di conoscenza attraverso attività apparentemente ludiche che avevano l’obiettivo di trasmettere, attraverso il divertimento, la scoperta di nuovi contenuti e, cosa più importante, la scoperta di se stessi. Iniziativa lodata in primis dagli insegnanti che accompagnavano le scolaresche.
Il mare è stato il filo conduttore dei quattro laboratori allestiti presso la cattedrale di Brindisi, quattro spazi, quattro ricerche parallele tra diversità che si incontrano, quattro modi per pensare, appunto, oltre il mare. Gli educatori sono stati Sandra Manti (musicista) e Maurizio Ciccolella (attore-regista), gli educatori del centro esperienza di Torre Guaceto, gli operatori di educazione ambientale della Regione Puglia e gli operatori Luigi D’Elia e Vito Greco.
Il laboratorio di Sandra Manti, musicista e maestra di musica di Brindisi, era dedicato alla musica oltre il mare. Una musica da ascoltare, cercare, costruire, suonare insieme.
I laboratori degli educatori Centro esperienza di Torre Guaceto e degli operatori di educazione ambientale della Regione Puglia con attività divertenti e magiche hanno stimolato la riflessione sulla dimensione reale e fantastica dell’oltremare, inteso sia come spazio geografico reale, sia come dimensione personale.
Particolare interesse è stato suscitato nei ragazzi dal laboratorio “oltre se stessi”, tenuto da Maurizio Ciccolella, che attraverso alcune tecniche teatrali ha stimolato il corpo e lo spirito dei giovani studenti portandoli in una dimensione in cui le idee e le volontà potevano esprimersi e confrontarsi. “Con questo laboratorio – ha dichiarato l’attore-regista – ho voluto fare in modo che i ragazzi potessero andare oltre gli schemi, senza indugi, per sperimentare esperienze di percezione di sé che normalmente non provano. Il mare è stato un pretesto per sviluppare, attraverso la loro fantasia e i loro ricordi, un modo nuovo di approcciarsi a ciò che li circonda, con uno sguardo che va oltre le apparenze”.
COMUNICATO STAMPA MEDITERRE
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