Roma, 10/03/2005
Enel: "enormi difficoltà" per il rigassificatore a Brindisi
Per la prima volta Enel ammette ufficialmente l'esistenza di difficoltà nella realizzazione del terminale di rigassifigazione progettato per il territorio brindisino.
A farlo è il presidente del colosso energetico, Piero Gnudi, nel corso di un'audizione alla Camera nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle iniziative comunitarie da intraprendere per rafforzare la capacità del sistema produttivo europeo. Gnudi ha affermato che "il costo dell'energia nel nostro paese è alto" ed è necessaria una riduzione per vincere "la sfida con i paesi".
Per ridurre il costo dell'energia, il presidete di Enel individua due strade: "utilizzare più carbone e costruire gasificatori".
Il problema - ha evidenziato Guidi nel corso dell'audizione -è "che non siamo riusciti a trovare un sito in tutta Italia. Quindi gasifichiamo in Francia e poi trasportiamo il gas in Italia, ed i costi di trasporto sul prezzo del gas incidono molto".
"Stiamo cercando di fare un rigassificatore a Brindisi, anche lì tra enormi difficoltà". A Gnudi ha risposto Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, sottolineando assenza di “un Piano energetico nazionale discusso e condiviso".
Secondo Trincia, più che costruire nuovi impianti “sarebbe opportuno utilizzare al meglio le risorse a disposizione e avviare un serio progetto di politica energetica che aiuti l'Italia ad uscire dalla forte dipendenza dalle fonti fossili e i cittadini a non sprecare l'energia ma ad utilizzarla in modo responsabile".
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