Brindisi, 29/03/2005
Edipower: si rischia la Cassa Integrazione
È slittata al prossimo 4 aprile alle ore 10.00 la riunione del tavolo tecnico convocato sulla questione energetica brindisina, cui siederanno per la prima volta insieme, Enel ed Edipower.
Alla data del 4, precedono in ogni caso, altre date significative. A cominciare da quella di oggi. Nel corso della mattinata infatti si è svolta presso la sede dell’autorità portuale, una conferenza dei servizi, alla presenza dei rappresentanti di enti e aziende sulla movimentazione del carbone.
Altra data, questa più preoccupante, quella del 31 marzo prossimo, quando Edipower ha chiesto di interloquire con i sindacati degli elettrici sia locali che nazionali.
La motivazione può essere solo una: comunicare la decisione di ricorrere alla cassa integrazione.
Una ipotesi questa che i sindacati locali avevano ventilato, già all’indomani del provvedimento della magistratura che ha posto sotto sequestro il carbonile di Brindisi nord. Dopo un paio di giorni da quel provvedimento, la centrale si è fermata, a fronte di un sequestro che potrebbe durare a lungo nel tempo, per consentire le indagini del caso.
Ed ecco che il ricorso alla cassa integrazione da parte dell’azienda, per i lavoratori non poteva che essere prevedibile.
Il grido di allarme, come è ovvio che sia, arriva dai sindacati. In particolare da Antonio Licchello, segretario generale della Uil,che rileva come sia irrinunciabile dare degli indirizzi chiari ai lavoratori
Elda Donnicola
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