Brindisi, 01/04/2005
Edipower: sviluppi e riflessioni sull'incontro di ieri
Si è svolta ieri presso la sede di Assindustria di Brindisi, come abbiamo già riferito nelle edizioni del tg di ieri, una riunione con le organizzazioni sindacali nazionali e regionali degli elettrici ei dirigenti Edipower.
L’incontro è servito per conoscere il progetto industriale per la centrale di Brindisi nord e l’attuale situazione, con particolare riferimento agli effetti della fermata degli impianti dopo il sequestro del carbonile operato dalla magistratura.
La società elettrica ha fatto conoscere sostanzialmente il contenuto del piano industriale già presentato in sede di tavolo tecnico alle istituzioni locali. In breve, la centrale finzionerà con due gruppi a carbone, ambientalizzati con modifiche agli attuali sistemi di captazione delle polveri, l’installazione di desolforatori e con un gruppo a ciclo combinato di 400 MW.
Preoccupazione invece per la situazione attuale.
Per effetto del provvedimento della magistratura, la durata della sospensione della produzione non è quantificabile e per questo, non è escluso che l’azienda potrebbe ricorrere nelle prossime settimane a forme di ammortizzatori sociali per i lavoratori impiegati nella centrale.
L’incontro programmato per ieri a Brindisi che ha visto la partecipazione di Cgil, Cisl e Uil nazionali e refionali, ma non di quelli territoriali, era una tappa di un percorso che era già iniziato a Roma. Sarebbe questa la giustificazione per la esclusione di Cgil, Cisl e Uil territoriali, anche se c’è da dire che Cisl e Uil, non hanno comunque gradito questo tipo di trattamento, tanto che hanno fatto pervenire ai partecipanti al tavolo, una nota in cui hanno stigmatizzato una simile decisione e hanno chiesto l’istituzione di un tavolo che li veda coinvolti.
Della stessa opinione non è la Cgil, che ha accettato di buon grado il percorso effettuato dai propri rappresntanti a più alto livello, tanto che la nota di cui abbiamo riferito in precedenza, non porta la sigla della Cgil.
La decisione di tenere l’incontro a Brindisi, però, non può essere un caso.
Se non ci fosse stato il provvedimento di sequestro operato dalla magistratura la riunione si sarebbe tenuta a Roma.
In altre parole se l’oggetto dell’incontro, fosse solo la programmazione a medio e lungo termine della centrale Edipower, si sarebbe fatta a livello nazionale, senza passare per la città, come d’altra parte si è sempre fatto in passato.
E non è tutto, visto che negli ultimi giorni i tavoli sulla questione energetica sono aumentati, rischiando anche di far succedere quello che in altri casi è già successo a Brindisi e cioè che ognuno vada per la propria strada.
Esiste il tavolo tecnico presso il comune; nei giorni scorsi si è insediata una conferenza dei servizi presso l’autorità portuale, che a sua volta è stata esclusa dalla riunione del tavolo di palazzo di città; un altro tavolo di discussione si è aperto presso assindustria con i sindacati, con l’associazione degli industriali che a sua volta fa parte del tavolo del comune.
Insomma la situazione già complessa di per sé, rischia di diventarlo ancora di più, mentre a livello occupazionale esiste la grande preoccupazione, così come la società edipower ha fatto intendere ieri mattina, che nel caso in cui la magistratura non dovesse liberare dal vincolo del sequestro il carbonile, a breve si ricorrerà alla cassa integrazione.
Basterà ai magistrati che stanno seguendo le indagini quel progetto presentato dalla società di Brindisi nord di realizzare nel breve tempo una sorta di copertura del carbonile, che consenta di limitare la dispersione delle polveri?
Redazionale Puglia Tv
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