Brindisi, 29/07/2003
Frugis scrive a Tremonti
Di seguito il testo integrale di un intervento del presidente della Provincia Nicola Frugis.
" Ha ragione il ministro dell’Ecomomia Giulio Tremonti a chiedere spiegazioni al Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio in merito l’azione di vigilanza svolta soprattutto sulle banche ma più in generale su tutte le operazioni ad esse legate e che coinvolgono, alcune volte purtroppo in modo capestro, cittadini e il mondo imprenditoriale. Il ministro, inconsapevolmente, coglie in sostanza ciò che da mesi sto affermando a Brindisi: la necessità che Bankitalia elevi il suo livello di attenzione sull’operato delle banche. Sono d’accordo con il ministro Tremonti quando ritiene necessaria una verifica sull’applicazione delle leggi sul collocamento di bond, titoli e piani finanziari. Il clamore del flop dei bond Cirio, dei titoli argentini e di alcuni piani finanziari confermerebbero la necessità di un accertamento sui compiti e le responsabilità di ciascun soggetto, dalle banche collocatrici alla vigilanza di Bankitalia. Occorrerebbe partire dall’esigenza di conoscere se nei confronti delle banche coinvolte nel collocamento siano state assunte iniziative da parte dell’Istituto affidato al Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio proprio nell’esercizio tipico delle proprie funzioni, cioè nell’azione di vigilanza. Il sospetto è che possano emergere comportamenti consistenti nel trasferimento alla clientela retail anche di parte dei rischi propri delle banche. Il risparmio è un valore costituzionale e quindi va tutelato. Ho scritto una lettera al ministro Tremonti per chiedergli di allargare l’efficacia di questa azione meritoria che ha intrapreso anche a piani di finanziamento del tipo “My Way” e “For You” venduti soprattutto in Puglia dall’azione di collocamento svolta in particolare da Banca 121, ora acquisita da Monte di Paschi di Siena. L'ipotesi di reato è quella di concorso in truffa contrattuale. Il prodotto previdenziale My Way prevedeva l'accensione di un mutuo che sarebbe dovuto servire a finanziare un piano di previdenza integrativa, ma secondo quanti hanno presentato denuncia, i rendimenti del piano di investimento non consentivano il pagamento del prestito causando perdite ai risparmiatori. Anche in questo caso è tutta da chiarire quale sia stata la vigilanza svolta da Bankitalia. Ad ogni modo, nel frattempo, è certo che siano stati soprattutto molti pugliesi a ricevere un grave danno patrimoniale ed ora, pertanto, risultano costretti a rincorrere nelle sedi giudiziarie gli istituti di credito che avevano immesso sul mercato quei piani finanziari. Ho inteso informare il Ministro su questo aspetto affinché nella “messa in mora” di Bankitalia vi siano anche temi più specificatamente vicini agli interessi dei consumatori meridionali. Nella stessa occasione ho informato il ministro Tremonti che è forte nei pugliesi anche il sospetto che le banche abbiamo potuto creare una specie di cartello nell’applicare nel Meridione condizioni svantaggiose rispetto al Settentrione d’Italia e che le sollecitazioni di verifica indirizzate proprio al Governatore di Bankitalia Antonio Fazio non hanno prodotto, sino ad oggi, alcun risultato".
COMIUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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