Le associazioni ambientaliste con i lavoratori Edipower
La decisione di Edipower di collocare in cassa integrazione ordinaria a zero ore fino a 120 lavoratori a seguito del provvedimento di sequestro del carbonile adiacente alla centrale di Brindisi Nord è un atto gravissimo e chiama in causa le responsabilità delle aziende che col loro operato hanno provocato il provvedimento giudiziario.
Non vogliamo pensare che la decisione di sospendere i lavoratori sia una interessata e strumentale pressione sull’Autorità Giudiziaria e sulle istituzioni locali. Ribadiamo perciò cose già dette, e cioè che il sequestro è la conseguenza di violazioni di legge riscontrate dalla locale Procura della Repubblica, che sono invero l’unica causa delle asserite difficoltà produttive.
E’ ingiusta e inaccettabile ogni operazione rivolta a scaricare le conseguenze del sequestro sulle spalle dei lavoratori dipendenti. Non ci limitiamo perciò ad esprimere a detti lavoratori la nostra ovvia e sentita solidarietà, ma chiediamo a tutte le istituzioni competenti di intervenire con la massima urgenza e determinazione per impedire che ancora una volta siano i deboli a pagare ingiustamente le scelte sbagliate dei più forti.
Per parte nostra torniamo a dire che siamo per un nuovo sviluppo, e per la difesa e la promozione del lavoro e della salute.
Siamo perciò decisamente schierati con i lavoratori di Edipower e siamo pronti a scendere con essi in piazza per chiedere la tutela dei loro diritti e il ripristino della legalità contro ogni attacco ai valori irrinunciabili del lavoro e della salute e contro qualunque tentativo di presentarli tra loro alternativi o addirittura confliggenti.
IL COMITATO DELLE ASSOCIAZIONI CONTRO IL RIGASSIFICATORE E PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO