Brindisi, 30/07/2003

Vertenza banche: Fazio risponde a Frugis

Il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio ha scritto una lettera al presidente della Provincia di Brindisi Nicola Frugis per rispondergli in merito alle sollecitazioni ricevute su quella che ormai è divenuta, da qualche mese, “la vertenza meridionale contro le banche”. Frugis evidenziava il sospetto che alcuni istituti di credito avessero potuto costituire un cartello vanificando le regole del libero mercato e comunque denunciava un atteggiamento discriminatorio nell’applicazione dei tassi d’interessi nel Sud del Paese rispetto al resto d’Italia.
Su questi aspetti Frugis aveva chiesto a Bankitalia di assicurare più vigilanza. Per premere in tal senso aveva chiesto anche al ministro dell’Economia Giulio Tremonti di intervenire su Bankitalia. Il governatore Fazio ora risponde con una lettera di due cartelle.
“Questo è un argomento - scrive Fazio - al quale la Banca d'Italia presta viva attenzione per il rilievo che l'efficienza allocativa e operativa del sistema bancario e finanziario e il livello della concorrenza nei mercati creditizi assumono per lo sviluppo economico del Paese nelle sue diverse aree geografiche. La decisione sulle condizioni da praticare alla clientela viene assunta dagli intermediari in piena autonomia, nell'esercizio della propria attività d'impresa; le politiche di prezzo tengono conto dei costi di raccolta e di quelli operativi nonché della rischiosità delle controparti.
I tassi di interesse sui prestiti nel Mezzogiorno superano quelli nel resto dell'Italia per 1,6 punti percentuali, il valore più basso del recente passato; il differenziale si riduce a 0,9 punti percentuali se si tiene conto della peculiare composizione della clientela meridionale, tra la quale hanno un peso rilevante operatori di dimensioni e specializzazione merceologica alle quali corrispondono tassi superiori alla media anche nelle altre regioni. Il divario residuo è connesso, oltre che con i costi operativi unitari delle banche tendenzialmente più elevati per pratiche di fido di importo contenuto, con la maggiore rischiosità delle operazioni di finanziamento nel Mezzogiorno.
Questa deriva dalla fragilità finanziaria di parte delle imprese e dai tempi lunghi delle procedure giudiziarie per il recupero dei crediti in caso di insolvenza dei prenditori. Ai problemi dell'economia meridionale e all'attività degli intermediari bancari e finanziari nel Mezzogiorno ho dedicato alcune parti delle recenti Considerazioni finali, che ho il piacere di inviarle; analisi approfondite sono inoltre contenute nel testo della Relazione della Banca d'Italia sul 2002.
Il progresso economico e civile del Mezzogiorno rappresenta una grande opportunità per la crescita dell'intera economia italiana. La Banca d'Italia offre il proprio contributo di analisi ed è impegnata a rafforzare la stabilità e la competitività del sistema bancario e finanziario e a promuovere la concorrenzialità dei mercati” .
La lettera del Governatore di Bankitalia Antonio Fazio si conclude con l’analisi dei fattori che possono concorrere alla crescita economica del Mezzogiorno. “L'ulteriore riduzione dei divari geografici fra i tassi di interesse – scrive Fazio - dipenderà da un insieme di fattori: innanzitutto una vigorosa crescita economica estesa anche alle regioni del Mezzogiorno e la rimozione delle diseconomie esterne che gravano sul settore produttivo di quest'area, ma anche la diffusione fra gli intermediari di criteri di gestione dei fidi che consentano di meglio indirizzare i flussi di finanziamento. Nel confermarLe l'impegno della Banca d'Italia per la crescita economica e civile del Mezzogiorno, Le invio distinti saluti.

COMIUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI

Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi