Mennitti: per il partito unico dobbiamo aprire un confronto politico e culturale
“La casa delle libertà ha urgenza di avviare un nuovo processo politico ed organizzativo. Se non interpreta la sconfitta elettorale come uno stimolo per dare ai suoi elettori un segnale forte di rilancio, il dato che in Italia sono ancora in tanti a non volere la sinistra al potere non sarà sufficiente per vincere le elezioni politiche generali dell’anno prossimo”. Lo sostiene Domenico Mennitti, sindaco di Brindisi e presidente della “Fondazione Ideazione”, il laboratorio culturale che da oltre dieci anni elabora le tesi dell’azione politica della coalizione di centro-destra.
“Bisogna prendere atto con coraggio che le ragioni del successo elettorale del 1994 sono rimaste in gran parte marginali all’azione dei movimenti politici e del governo di centro-destra, per cui è indispensabile ridefinire il progetto della coalizione e cercare soluzioni anche organizzative per accrescere lo spirito di partecipazione e ridurre il tasso di concorrenza interno”.
Mennitti esprime così la sua adesione alla proposta di partito unico che Berlusconi ha lanciato nel corso del dibattito che si è svolto in Parlamento sulla fiducia al nuovo governo e ritiene che la tesi vada approfondita in sedi politiche e culturali adeguate, puntando alla mobilitazione della classe dirigente dei partiti interessati. “Ho rappresentato perciò all’onorevole Mantovano la esigenza di sgombrare il campo da qualsiasi polemica che non riguardi il merito dell’argomento, perché è chiaro che non ci sono posizioni unanimi e che ogni obiezione merita approfondimento e rispetto.
Bisogna peraltro far uscire il confronto dalla sola sede partitica per aprirlo a contributi della vasta area di riferimento. Chi, come me, è convinto che l’introduzione del maggioritario abbia avuto il merito di sbloccare la democrazia italiana pensa che non si possa affrontare un argomento così innovatore con i condizionamenti di una campagna elettorale ormai imminente. Dobbiamo ritrovare il gusto del confronto ed anche del dissenso per costruire uno strumento operativo che restituisca credibilità e forza alla vasta area moderata. Perciò ho pregato anche Adriana Poli Bortone di organizzare insieme un incontro preliminare per stabilire le tappe da percorrere”.