Brindisi, 04/05/2005
Il documento delle ass. ambientaliste ai consiglieri regionali
Le associazioni hanno organizzato, per il giorno 6 maggio alle ore 17,30, presso il salone di rappresentanza del Comune di Brindisi, un incontro con i consiglieri regionali della provincia di Brindisi Cappellini, Mita, Montanaro, Rollo, Romano e Saccomanno.
L’incontro ha lo scopo di sensibilizzare i consiglieri sui problemi che gravano sul nostro territorio ed in particolare si chiederà loro di farsi parte attiva affinché il nuovo Consiglio Regionale, alla luce delle delibere Provinciale e Comunale e di quella del passato Consiglio Regionale, esprima un netto rifiuto nei confronti dell’impianto di rigassificazione del metano liquido.
Di seguito il documento preparato dalle Associazioni Ambientaliste in vista dell'incontro:
Da tempo Brindisi è sede di insediamenti industriali ed energetici di notevole rilevanza. Essi sono stati in un primo tempo la risposta alla pressante domanda di investimenti produttivi, dettata dall'emergenza occupazionale; col tempo - viceversa - hanno dimostrato sia l'inadeguatezza a produrre un vero e duraturo sviluppo, che la loro assoluta estraneità agli interessi e potenzialità del territorio ed entrando in conflitto con questi. Hanno arrecato danni all'ambiente e alla salute dei cittadini. I processi in corso per le malattie e le morti provocate nei lavoratori esposti al cloruro di vinile e all'amianto sono le tragiche testimonianze di una politica economica troppo spesso legata più agli interessi delle grandi industrie che a quelli del territorio e dei suoi abitanti.
In un'area dichiarata "ad alto rischio di incidente ambientale rilevante" si è consentito, in forza di proroghe e decreti e in totale assenza di controlli, l'utilizzo dell'orimulsion (unico caso in Italia) e quello sempre più massiccio del carbone quale combustibili per le centrali elettriche, pur in presenza di una convenzione che ne regolamentava e limitava l'uso, convenzione sempre puntualmente disattesa e ignorata.
In questo scenario si pone la richiesta da parte di LNG (British gas ed ENEL) della costruzione di un impianto di rigassificazione del metano liquido da immettere in rete; costruzione rapidamente autorizzata dal Ministero per le Attività Produttive nel gennaio 2003, dopo un iter quanto mai veloce e riteniamo superficiale e confuso, non privo di punti controversi, come ad es. la mancanza di una seria valutazione di impatto ambientale.
Le scriventi associazioni hanno fortemente e puntualmente contestato tale progetto, trattandosi di un impianto anch'esso definito ad elevato rischio di incidente, per la sua indubbia pericolosità, e per la sua incompatibilità con l'idea di un cambiamento della politica economica del territorio, che vuole - al contrario - valorizzare le specifiche potenzialità esistenti: agricoltura di eccellenza, turismo di qualità, settore aeronautico, piccola e media impresa. Questa proposta di nuovo modello di sviluppo ha trovato largo consenso nella popolazione, che ha manifestato massicciamente contro l'impianto di rigassificazione il 27 marzo ed il 4 dicembre 2004 dimostrando così di volersi liberare dal ricatto occupazionale che per troppo tempo ha condizionato le scelte economiche.
Le amministrazioni Provinciale e Comunale di Brindisi, recependo e facendo proprie la richiesta di un cambiamento, si sono dichiarate, con delibere dei rispettivi Consigli, approvate pressoché all'unanimità, nettamente contrarie all'installazione nel territorio dell'impianto di rigassificazione. Per ultimo il Consiglio regionale uscente, nella sua ultima seduta ha approvato una mozione in cui - nelle premesse - riconosceva alle Amministrazioni locali il diritto di programmare e realizzare autonomamente il futuro piano di sviluppo economico del proprio territorio, e che la scelta fatta dalle Amministrazioni metteva in discussione l'iter amministrativo e procedurale che ha portato al decreto autorizzativo dell'impianto di rigassificazione.
Alla luce di quanto suesposto le scriventi associazioni chiedono ai Consiglieri regionali eletti nella Provincia di Brindisi di voler farsi parte attiva affinché il nuovo Consiglio regionale nella prima seduta formalizzi la revoca del precedente parere favorevole al rigassificatore, espresso nella conferenza dei servizi del novembre 2002, accogliendo così le richieste che provengono dal territorio. Le Amministrazioni locali e l'ente regione in questo modo devono rimarcare la volontà di riappropriarsi di quella "autonomia" necessaria per la gestione economica e politica del proprio territorio. Senza questa autonomia la nostra città, la nostra provincia, la nostra regione saranno sempre più preda di interessi che non ci appartengono.
ITALIA NOSTRA, LEGAMBIENTE, WWF, COLDIRETTI/TERRANOSTRA, COBAS, FONDAZIONE “DR.ANTONIO DI GIULIO” FONDAZIONE “PROF.FRANCO RUBINO”, FORUM AMBIENTE SALUTE SVILUPPO, MEDICINA DEMOCRATICA, ARCI, A.I.C.S. LAV, COMITATO PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE DEL CITTADINO, COMITATO SPONTANEO “MÒ BASTA”
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