Fasano, 04/05/2005

La relazione di Mary Rina al IX Congresso Regionale Cisl Puglia

E' iniziato oggi 4 Maggio, e continuerà domani ed il 6 maggio, il IX Congresso Regionale Cisl Puglia che verte sul tema "Concertazione e partecipazione: la continuità di un impegno".
Presso l'Hotel Sierra Silvana di Fasano (Brindisi), dopo la nomina della Presidenza e delle commissioni e l'approvazione dei Regolamenti, Mary Rina, Segretario Generale CISL Puglia, ha letto la propria relazione:
Ne riportiamo in sintesi i punti salienti:

- LO SCENARIO
La Cisl, pur riaffermando la sua autonomia e la sua laicità, si è sempre ispirata alla dottrina sociale della Chiesa. Oggi, ancor di più, la Cisl si candida, prima fra gli attori sociali, a raccogliere la grande eredità lasciataci da Papa Giovanni Paolo II che, con le sue encicliche e la sua testimonianza di vita, ha messo al centro e prima di tutto la persona umana e la sua dignità.
- LA SITUAZIONE ITALIANA
Il debito pubblico non lascia grandi spazi di manovra anche con la revisione del patto di stabilità. Il tavolo sul welfare è ormai, definitivamente chiuso così come è stata abbandonata la politica dei redditi. I pensionati hanno ormai raggiunto la soglia della povertà mentre le famiglie hanno ridotto persino i consumi dei generi alimentari (ISTAT).
Non ci sono più grandi imprese, attira poco i capitali che spesso si orientano solo all’acquisto di imprese esistenti, le imprese italiane non vanno all’estero e non ci sono vocazioni imprenditoriali di ampio respiro.
- LA QUESTIONE MERIDIONALE
Le politiche per il Mezzogiorno sono state completamente abbandonate dal governo in carica nonostante le sollecitazioni di tutte le parti sociali. Anche il confronto sul decreto sulla competitività non è stato un confronto vero vista l’indisponibilità del Governo a valutare le proposte delle parti.
- LA CONCERTAZIONE
Già affossata dai governi Prodi e D’Alema è stata definitivamente cancellata dal governo Berlusconi come dimostra l’approvazione di alcune riforme (previdenza, scuola, fisco, devolution) senza il sindacato. Pur non essendo a favore delle tasse la Cisl avrebbe preferito che le poche risorse fossero destinate piuttosto che alla riduzione delle imposte ad interventi atti a fronteggiare la crisi economica.
- I RAPPORTI CON CGIL E UIL
L’unità di azione con Cgil e Uil deve essere sempre opportunamente auspicata e perseguita ma non deve appannare la qualità della proposta della Cisl. La Cisl continuerà ad esercitare il suo naturale mestiere che è quello del negoziato e del risultato mantenendo l’orizzonte e i suoi valori, vivace ma non chiassosa, senza fare lotte contro una maggioranza politica in quanto tale ma solo per materie sindacali con proposte effettivamente negoziabili.
- LA PUGLIA
La Cisl ha dato un contributo per mettere in cammino questa Regione e in questi anni ha vigilato perché il risanamento finanziario proseguisse restituendo alla Puglia la possibilità di crescere. La Cisl ha dato un contributo alle riforme regionali (formazione professionale, sanità, trasporti, famiglia, servizi sociali, ambiente, urbanistica, lavori pubblici). La principale riforma è stata quella dello Statuto che ha espressamente riconosciuto il ruolo delle organizzazioni sindacali.
- GLI STRUMENTI DI SVILUPPO REGIONALE
Soddisfacente il quadro di attuazione di Agenda 2000 giudicato positivamente anche dall’Unione Europea che ha assegnato una premialità di 300 milioni di euro. Gli Accordi di Programma Quadro hanno notevolmente ampliato la quantità di risorse su ambiente, trasporti, società dell’informazione, sicurezza, ricerca e innovazione, beni culturali, risorse idriche e sviluppo locale. Grazie alla concertazione con i PIT e PIS, i piani integrati territoriali e settoriali, i territori possono oggi contare su importanti certezze programmatiche e finanziarie ma devono impegnarsi maggiormente nella pratica della concertazione.
Decisivi anche i Contratti di Programma, gli incentivi alle imprese, i distretti tecnologici, il portale della tecnologia e innovazione regionale.
- IL PATTO PER LA PUGLIA
La Cisl rilancia al neo presidente della Giunta regionale il Patto per la Puglia che, oltre a tutti gli strumenti di sviluppo citati, deve contenere: gli accordi di programma quadro di Brindisi, Taranto e Foggia, gli accordi quadro per il salotto e il TAC, un’intesa con il sistema creditizio per abbassare i tassi di interesse e coinvolgere le banche nel capitale di rischio dell’impresa, lo snellimento delle procedure amministrative, la diffusione dello sportello unico, le infrastrutture materiali e immateriali, la lotta al sommerso, gli interventi per favorire l’occupazione.
- LA SANITA’
La Cisl ha condiviso il primo Piano Sanitario regionale e i principi che hanno ispirato il Piano di Riordino Ospedaliero. La situazione pugliese ha infatti imposto, e impone, politiche di razionalizzazione e riorganizzazione del Servizio sanitario per dare qualità, appropriatezza e finalizzazione alla spesa. Una necessità strategica irrinunciabile per tutti, al di là del colore politico. La Cisl ha inoltre condiviso anche i criteri della riorganizzazione che hanno calibrato i reparti e i posti letto in funzione del tasso di utilizzazione e delle malattie diffuse. Una scelta che restituisce agli ospedali la loro vocazione alla specializzazione e lascia all’assistenza territoriale dei distretti socio sanitari - che devono essere necessariamente e contestualmente attivati - il compito della prevenzione e della medicina di I livello.
Per la Cisl, quindi, sono le alte specialità della rete ospedaliera e le dotazioni tecnologiche delle strumentazioni sanitarie le urgenze da perseguire. Così come è necessario verificare quanto sia stato fatto e quanto c’è ancora da fare per i servizi nei territori.
Quanto all’abolizione dei ticket, annunciata dal presidente Vendola, la Cisl non può che essere favorevole a condizione che: non venga alterato l’equilibrio finanziario complessivo del bilancio regionale; le risorse sanitarie siano destinate agli investimenti e alla crescita qualitativa e quantitativa dei servizi sanitari; non comporti un aumento della pressione fiscale. Oggi i conti della sanità sono in ordine, come poche in Italia, ma bisognerà continuare la battaglia per correggere il decreto 56 sul federalismo fiscale e i parametri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale.
- LE POLITICHE SOCIALI
I Piani di Zona registrano stadi di avanzamento diversi perché nei territori c’è difficoltà a fare concertazione. Grazie all’intervento della Cisl nel Piano Sociale è stata inserita l’obbligatorietà del protocollo d’intesa con le formazioni sociali fra cui il sindacato, ma nonostante il vincolo ci sono resistenze e ritardi.
- L’ACQUEDOTTO PUGLIESE
Se privatizzato non deve essere svenduto. E la Regione deve comunque mantenere una golden share e assicurare una quota del pacchetto azionario ai dipendenti che devono avere la loro rappresentanza nel Consiglio di amministrazione secondo l’ormai nota concezione, più che annunciata dalla Cisl, della “democrazia economica”.

fonte: COMUNICATO STAMPA CISL