Brindisi, 07/05/2005
I Ds denunciano il degrado del borgo antico della città
La segreteria della Unità di base dei Democratici di Sinistra "E. Berlinguer" ha inviato una lettera aperta al Sindaco di Brindisi On. Domenico Mennitti, all’Assessore all’Igiene Urbana Dott. Antonio D’Autilia, all’Assessore ai Beni Culturali, Artisti ed Archeologici, Avv. Massimo Ciullo, all'Assessore al Turismo P.I. Consiglia Tau, all’Assessore alla Polizia Municipale P.I. Paolo Chiantera, al Presidente della Circoscrizione Centro Sig. Danilo Schifeo relativamente allo "stato di abbandono dei reperti di epoca romana di Via Casimiro e degrado complessivo del borgo antico della città".
Di seguito ne riportiamo il testo integrale:
Egregi,
Brindisi ha la fortuna di essere una città ricca di storia e di testimonianze del suo glorioso passato romano, medievale e di altre epoche.
Per tale ragione, bene si fa a parlare di Brindisi come città turistica e da qui pensare ad un modello alternativo di sviluppo che abbia alla sua base la valorizzazione di quanto la nostra città offre in termini di beni storici, archeologici, monumentali e naturalistici.
Ma, dalle parole, dalle mere dichiarazioni di intenti, bisogna passare alla concretezza dei fatti.
Il primo passo in questa direzione sarebbe, a nostro sommesso parere, la predisposizione di un piano per preservare questo grande patrimonio dal degrado, dall’incuria, dall’inciviltà e dal vandalismo.
Ieri, su sollecitazione di alcuni cittadini, siamo stati in via Casimiro, dove, poco prima dell’ex Ufficio di Igiene e della scuola Elementare “De Amicis” è situata quella cavità recintata da una ringhiera, ma non inaccessibile, che i brindisini ben conoscono, nella quale è possibile visionare alcuni resti della Brindisi Romana.
Lo spettacolo non è certamente tra i più edificanti per la nostra città: pezzi di colonne, capitelli, elementi architettonici. sommersi da anni nelle cartacce, nella miriade di mozziconi di sigaretta, nella spazzatura, l’odore acre dell’urina. Un luogo di storia situato a pochi metri dalla Casa Comunale trasformato quasi in un Vespasiano a cielo aperto.
Che dire? I visitatori della città, da questa deprimente rappresentazione potrebbero forse trarre delle conclusioni affrettate sul senso civico dei brindisini, poiché questo, come è noto, si misura anche dalla considerazione in cui sono tenute le testimonianze del passato.
Davanti a questo scempio coloro che amano la loro città (siamo sicuri, la maggioranza dei brindisini), non possono rimanere indifferenti.
Abbiamo proseguito la nostra passeggiata e, da Via S. Nicolicchio, che si contraddistingue per i marciapiedi totalmente lesionati a causa della sosta selvaggia delle auto, ci siamo portati in via Guerrieri nei pressi dello storico omonimo palazzo , dove, sul ciglio della via fa brutta mostra di sé una vera e propria “foresta” di erbacce che crescono rigogliose in uno dei luoghi più ricchi di storia della nostra città.
Un altro spettacolo poco edificante, un altro spaccato di degrado ed incuria cittadina, un decadimento che, a dire il vero, interessa l’intero borgo antico.
Per quanto sopra esposto, riteniamo quanto mai necessario un energico e tempestivo intervento per porre un argine allo stato di abbandono dei suddetti beni, sia attraverso un opera di bonifica, sia per mezzo di una maggiore attività di sorveglianza da parte degli Organi di Polizia.
In merito alla cavità di via Casimiro, oltre all’indifferibile intervento di pulizia di cui necessita, a nostro avviso, sarebbe auspicabile l’istallazione di un impianto di illuminazione supplementare che servirebbe sia a dare il giusto risalto alle rovine romane, sia a scoraggiare coloro che sono soliti scendere in quella cavità per compiere atti poco edificanti, nonché una maggiore presenza durante le ore serali e notturne da parte delle Forze dell’Ordine.
COMUNICATO STAMPA DS BRINDISI
|